Esche avvelenate: cani specializzati bonificano il centro

La Polizia provinciale con i due cani specializzati nello scovare veleni
VODO DI CADORE - Hanno setacciato tutto il centro abitato, ed è stata massima l’attenzione riservata alle zone indicate dai proprietari dei cani che hanno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

VODO DI CADORE - Hanno setacciato tutto il centro abitato, ed è stata massima l’attenzione riservata alle zone indicate dai proprietari dei cani che hanno rischiato grosso nei giorni scorsi a Vodo di Cadore. Impegnati nell’operazione di bonifica del territorio dalla possibile presenza di esche o bocconi avvelenati due agenti della Polizia provinciale e i due cani addestrati per rilevare i veleni, hanno lavorato dalle 9 alle 16 di ieri.


«Non hanno trovato esche ma hanno repertato degli elementi che i cani hanno segnalato, materiale utile alle indagini che sarà inviato all’Istituto Zooprofilattico per gli esami del caso» ha spiegato a fine giornata il consigliere provinciale Franco De Bon che in materia vanta una lunga esperienza. Impegnati nell’operazione gli agenti Mirco Piccin e Luca Catello con il pastore tedesco grigione Asha e il golden retriever Coral: sono i due splendidi esemplari che hanno nel fiuto la massima sensibilità affinata dall’addestramento alla ricerca di veleni. 
IL FIUTO DEGLI ESPERTI
Sono i cani che la Regione Veneto ha affidato alla Polizia provinciale bellunese per prevenire e, nel caso, indagare su iniziative anti lupo. Ma come si è dimostrato in questa occasione sono utilissimi anche in questo tipo di indagini tanto delicate quanto necessarie per garantire la sicurezza delle comunità. E non è finito il loro lavoro a Vodo, «nei prossimi giorni faranno un’altra bonifica nella fascia periferica del paese così da mettere in sicurezza tutto il territorio» assicura De Bon. 
LA CONDANNA DEL SINDACO
La loro presenza è stata accolta con approvazione, al loro passaggio la simpatia è stata tanta; l’avvelenamento dei quattro cani, fortunatamente salvati dal tempestivo intervento del veterinario, ha indignato la popolazione che ha riversato sui social parole di condanna e disgusto per un gesto tanto vile. Certo è tutto da verificare.

Come hanno spiegato i tecnici potrebbe trattarsi di esche usate comunemente contro i topi, ma che non vanno abbandonate all’aperto, ma potrebbe essere stato anche dell’altro sempre legato a topicidi a far temere il peggio. Per scongiurare altri problemi il sindaco Domenico Belfi, che condanna senza se e senza ma il gesto qualora fosse intenzionale, ha fatto mettere degli avvisi così da informare i proprietari di cani. Si legge nel manifestino: «Segnalazione ai sensi dell’ordinanza del Ministero della salute. Fare attenzione, sospetta presenza nell’area di esche o bocconi avvelenati, i proprietari sono pregati di tenere i cani al guinzaglio e di avvisare le Forze dell’Ordine in caso di sospetti ritrovamenti. Non toccare». A Vodo fatti di questa natura non si ricordano, anche per questo la speranza è di far luce al più presto sull’episodio accaduto mercoledì scorso nel centro del paese.
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino