Una vita da protagonista: Ermen deve arrendersi

Una vita da protagonista: Ermen deve arrendersi
SEDICO (BELLUNO) - La vita politica, l'associazionismo e lo sport bellunesi, ma soprattutto il Sedicense, hanno perso un grande protagonista: Ermen Gretti è morto...

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SEDICO (BELLUNO) - La vita politica, l'associazionismo e lo sport bellunesi, ma soprattutto il Sedicense, hanno perso un grande protagonista: Ermen Gretti è morto ieri mattina poco prima di mezzogiorno. Da anni lottava con la consueta caparbia contro un male che via via lo ha fiaccato allontanandolo dall'attività pubblica. Ieri mattina, in casa, proprio mentre si preoccupava di trovare una soluzione al problema di un familiare, una crisi più grave delle altre ne ha provocato il decesso. Inutile l'intervento del 118. Gretti era nato il 12 settembre 1948 e dunque aveva compiuto da poco 71 anni. Il funerale si terrà sabato, alle 10.30, nella chiesa di Roe Alto.

 
TRA LAVORO E POLITICALa storia personale di Gretti è stata molto vivace. Avvicinatosi ai movimenti giovanili di Destra negli anni Sessanta, dopo una parentesi di lavori all'estero, in Africa, era tornato a Sedico dove si era affermato come imprenditore nel campo del commercio e della lavorazione della carne. Famosi erano soprattutto i suoi salumi. A Sedico, negli anni Ottanta, era stato presidente della Pro loco, associazione che aveva fatto rinascere dopo anni di difficoltà. Poi, negli anni Novanta, dopo la nascita di Alleanza Nazionale, era stato presidente provinciale del nuovo partito nato sulle ceneri del Msi. Era entrato in consiglio comunale in quegli stessi anni, in minoranza, contrapponendosi allo storico sindaco Sergio De Cian. E in consiglio comunale è rimasto diversi anni, distinguendosi sempre per le sue battaglie e i suoi interventi senza peli sulla lingua. Ma Gretti non è stato soltanto uomo politico, anzi. Era un vulcano, una fucina di idee.
LE PASSIONIA Roe Basse, la frazione dove viveva e dove aveva il suo laboratorio artigianale, aveva dato vita ad un serie di realtà importantissime. Basti pensare al Principato di Roe Basse, l'associazione da lui creata, che è stata ed è volano del fenomeno apecar, una disciplina che ha conquistato anche i mass media nazionali. Su casa Gretti gravitavano fino a pochi giorni fa gli appassionati delle tre ruote che si ritrovavano per organizzare gare, rifinire motori e apecar, o semplicemente per trascorrere qualche ora in allegria. In gioventù era stato apprezzato batterista di una band abbastanza nota, le Anime sul ghiaccio che si esibivano nei locali di tanti paesi del Bellunese.
IN MUNICIPIOAssente dalla vita politica ormai da diversi anni, da quando cioè il male contro il quale ha combattuto si era rivelato, nelle ultime elezioni era stato molto critico nei confronti di quella che poteva essere la coalizione più vicina al suo modo di pensare, ovvero Uniti per Sedico che raggruppava le tre forze del centrodestra. Solo un anno fa, a Villa Patt, Gretti ed un paio di amici avevano presentato Ermenbuc, un libro di ricordi di paese scritto proprio da lui. E la sola presentazione del libro aveva attirato a Villa Patt centinaia di persone. Alla pubblicazione avevano concorso anche Piero Bassanello e Franco De Poli.

IL CORDOGLIOLa notizia della scomparsa di Gretti ha destato vasto cordoglio e si è diffusa in un lampo, tanto che immediate sono state le attestazioni di stima comparse anche sui social. «Lo ricordo ha commentato il sindaco Stefano Deon - come imprenditore capace e lungimirante, persona da sempre impegnata nel mondo del volontariato e per anni protagonista della vita amministrativa del Comune dove ha portato avanti le su battaglie con grande passione. Rivolgo a nome mio e di tutta l'amministrazione le più sentite condoglianze alla moglie Agnese ed a tutta la famiglia». «Per la nostra comunità e per la nostra storia, una perdita dolorosa», le parole di Filippo Osnato, portavoce provinciale di Fratelli d'Italia Belluno-Dolomiti, «ancor più per la sua famiglia, a cui ci stringiamo, personalmente e tutto il partito, in un affettuoso abbraccio».
Egidio Pasuch Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino