Eredità Conte, 4 anni al maggiordomo: firma falsa sul testamento da 90 mln

La firma contestata
PADOVA - Quelle tre righe scritte male il 9 settembre 1999 non sono attribuibili a Mario Conte. Era falso il testamento con cui l’ex pilota di caccia arricchitosi con...

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PADOVA - Quelle tre righe scritte male il 9 settembre 1999 non sono attribuibili a Mario Conte. Era falso il testamento con cui l’ex pilota di caccia arricchitosi con l’importazione di pelli pregiate, deceduto il 13 ottobre 2008, designava suo unico erede universale il maggiordomo Luciano Cadore. Un’eredità stimata attorno ai 90 milioni di euro. E il tuttofare sessantasettenne, una volta in possesso della procura speciale, aveva iniziato a prelevare denaro dai conti correnti dell’anziano senza soluzione di continuità.




Ora la sentenza. Quattro anni di reclusione per falso e appropriazione indebita. Questa la condanna inflitta dal giudice Elena Lazzarin all’ex maggiordomo, residente a Santa Rita, in via Guerzoni. Sono state invece assolte la moglie Flora Cagnin e la figlia Silvia. Il terzetto era difeso dagli avvocati Piero Longo e Anna Desiderio.



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