PADOVA Un farmaco a base di derivati della cannabis come terapia, già in uso sperimentale e che dovrebbe essere immesso sul mercato entro fine anno, e cani in grado di...
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«Continuiamo con costanza la nostra battaglia contro pregiudizi e discriminazioni che l'epilessia ancora porta con sé ricorda il professor Oriano Mecarelli, presidente Lice . Uno degli sviluppi più recenti riguarda l'utilizzo dei derivati della cannabis a scopo terapeutico. Il farmaco, introdotto per ora in Italia solo per uso compassionevole, al momento utilizzabile per due tipi specifici di epilessia: le sindromi di Dravet e Lennox Gastaut. È ancora presto per avere una casistica precisa sull'efficacia, ma si tratta di un'altra leva a disposizione per abbattere la percentuale di farmaco-resistenza, che colpisce un malato di epilessia su tre».
«E di sensibilizzazione c'è grande bisogno, soprattutto nelle scuole - ricorda il presidente di Aice Veneto Stefano Bellon dove ancor oggi in caso di attacco epilettico si tende a chiamare l'ambulanza, quando in realtà 4 crisi su 5 si risolvono da sole. Come associazione abbiamo incontrato più di 1.800 fra ragazzi, genitori e operatori scolastici per spiegare come comportarsi durante una crisi. Testimonianze e scienza concorrono insieme a creare una breccia nell'ancor fitto muro di silenzio che c'è attorno a questa patologia».
Interessante il focus sull'utilizzo di alcune tipologie di cani, in grado di accompagnare la persona che soffre di epilessia captando l'arrivo di un attacco, avvertendo quindi il padrone in anticipo.
F.Capp. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino