Tragedia sull'Antelao. Addio Enrico. «Voglio ricordati così, su quella cima che ti ha portato via»

Enrico Frescura
DOMEGGE - Martedì primo maggio, su quella maledetta montagna avrebbe dovuto esserci anche un'altra persona, che però pochi giorni prima ha declinato l'invito...

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DOMEGGE - Martedì primo maggio, su quella maledetta montagna avrebbe dovuto esserci anche un'altra persona, che però pochi giorni prima ha declinato l'invito a salire in quota. Amici di corda, li chiamano, quando la vita è appesa ad un filo, per davvero. Cosa è successo lassù non si saprà mai e pensarci non aiuta a trovare un perché. Parlare di destino è facile in questi casi, ma così è andata. I due ragazzi non erano nuovi ad imprese a oltre 3000 metri, tra ghiacci, neve e crepacci. E tutta la comunità di Domegge è ancora sotto choc, incredula e sgomenta di fronte ad una tragedia troppo grande per essere vera. Enrico Frescura e Alessandro Marengon, infatti, appartenevano al Soccorso Alpino, ma l'altro giorno, dopo quel tremendo volo dal canalone Oppel sull'Antelao, nessuno ha potuto fare niente.

 

Una volta appresa la terribile notizia, gli amici hanno affidato a Facebook i propri ricordi. "Voglio ricordarti così, libero, in cima a quella montagna che oggi ti ha portato via, Adesso ai piedi avrai le ali, per volare alto!, A te che mi hai sempre protetto e sostenuto come un vero fratello maggiore continua a guardarmi da lassù, Continua a correre tra le tue montagne, Oggi smettere di piangere è impossibile, la vita è ingiusta, la montagna tanto ti dà e tanto ti toglie. E si porta via sempre il meglio, Vogliamo ricordati così, sorridente mentre facevi la cosa che più amavi, mentre inseguivi i tuoi sogni, Non ci riesco ancora a credere"...

 
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Il Gazzettino