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TREVISO Il progetto è in via di definizione, ma l’obiettivo è chiaro: deviare l’acqua non utilizzata per l’irrigazione per rimpinguare l’alto Sile. In modo tale da non ridurre più l’agricoltura in ginocchio nei periodi di siccità come quello delle ultime settimane e, nel contempo, alzare il livello delle falde per far fronte alle emergenze. «Non è solo un’idea, si può fare» afferma Arturo Pizzolon, presidente del Parco del Sile, che mercoledì ha avuto un incontro operativo con il direttore del Consorzio di Bonifica Piave, Paolo Battagion, proprio per esaminare le possibili soluzioni per l’emergenza idrica in atto. Sono state analizzate le cartografie e visionate le foto aeree delle derivazioni del Piave, gestite dal consorzio, che contribuiscono alle portate del fiume Sile, sia superficialmente che attraverso la dispersione in falda. Ed è stata avanzata, appunto, la proposta di deviare nell’alto Sile l’acqua che non viene utilizzata per le coltivazioni e che scende naturalmente a valle. In parole povere, intercettare il normale deflusso prima che sfoci nella parte mediana per portare l’acqua dove attualmente non c’è o dove scarseggia.
LA PROPOSTA
«L’incontro con il Consorzio di Bonifica Piave è il primo passo per cercare di mitigare gli effetti della scarsità di precipitazioni - continua Pizzolon - Il Piave pesca dai laghi montani, il cui livello attualmente è scarso, e manda in crisi tutto quello che, per capirci, potremmo definire “l’indotto”.
L’ANALISI
Il progetto dell’Ente Parco si basa, di fatto, sulle rilevazioni delle falde. «Ad agosto e settembre sono più alte a causa delle irrigazioni, dopo che l’acqua è penetrata nel terreno. Per questo l’idea di deviare le derivazioni del Piave può aiutare un’area molto vasta. Ad oggi, penso ad esempio alla falda sud di Vedelago, per trovare l’acqua bisogna scendere a tre metri quando normalmente si trova a un metro e ottanta». Nel frattempo la Regione Veneto ha emanato ieri un allerta meteo per oggi per il passaggio di una perturbazione che porterà una fase di instabilità. Nello specifico si prevedono, dalla tarda mattinata e fino a sera, rovesci e temporali, anche violenti (con grandinate e raffiche di vento), che potrebbero causare allagamenti e problemi al sistema di drenaggio urbano. Criticità idrogeologiche potrebbero verificarsi nella zona del Piave pedemontano, del basso Piave e del Sile.
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