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FRIULI VENEZIA GIULIA - A monte c’è un appello, firmato direttamente dal presidente della Regione, Massimiliano Fedriga: «Miei concittadini - il monito suona più o meno così -, mettetevi tutti una mano sulla coscienza: il momento è delicato, dobbiamo risparmiare quanta più acqua possibile». Una chiamata alla responsabilità, un messaggio quasi da padre più che da presidente. Ricorda i periodi più drammatici della pandemia, come stile. E il rinforzo messo dall’assessore all’Ambiente Scoccimarro rende ancora di più l’idea: «Questa siccità è la più grave di sempre». Ma la Regione, ed è questa la novità più importante, non sceglierà la strada delle multe per chi spreca, ma quella degli incentivi destinati a chi ridurrà il consumo d’acqua.
IL SISTEMA
Ieri, 14 luglio, si è riunito per la prima volta il tavolo tecnico con gli esperti. Geologi, professori universitari. Un’altra task force. È stata decisa una linea: niente multe, ma incentivi.
I DETTAGLI
«Gli esperti - ha proseguito ancora Scoccimarro - hanno indicato dei riduttori, che sono dei dispositivi in grado di abbassare la quantità d’acqua pescata dai pozzi e che proviene quindi dalle falde acquifere della nostra regione. A chi utilizzerà questa tecnologia verrà erogato un contributo». Non è stato ancora quantificato, ma si parla di 50 o 100 euro per l’intervento. Fondi che si potranno trovare già in fase di assestamento di bilancio. «Sono molti - ha detto l’esponente dell’esecutivo - i cittadini della nostra regione che dispongono di pozzi domestici. Nonostante le scarse precipitazioni stiano mettendo in crisi l’equilibrio delle falde, è comunque giusto garantirne ad ognuno l’utilizzo necessario; per questo motivo nessun pozzo verrà chiuso ma servono delle misure per contenere il più possibile lo spreco e la dispersione dell’acqua». «In un contesto di crisi idrica mai vista in precedenza, il presidente Fedriga ha emanato un decreto che vuole richiamare alla responsabilità tutti i cittadini del Friuli Venezia Giulia, da sempre noti per il loro senso civico. L’intenzione non è quella di comminare delle sanzioni ma, al contrario, di prevedere delle agevolazioni per favorire la tutela dell’ambiente e rendere meno invasiva possibile qualsiasi nuova situazione di siccità oltre a quella, gravissima, che stiamo vivendo».
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Il Gazzettino