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Sono oramai una decina di giorni che il caldo non concede tregua. Temperature costantemente sopra i 30 gradi in pianura, una cappa d’afa che fa appiccicare i vestiti e l’Ozono che si impenna creando problemi a bambini ed anziani. L’intero territorio regionale è stato colpito da una lunga vampata di calore che neppure le piogge cadute in montagna sono riuscite a spezzare. A fronte della grande ondata di caldo è scattata l’emergenza. E i numeri si vedono subito. Tra le telefonate alla Regione che ha attivato il telefono per l’Emerganza caldo e quelle arrivate nei Comuni di Pordenone e Udine, sono circa mille in pochi giorni le richieste di aiuto. Si tratta, in particolare, di persone anziane che vivono sole o sono malate e a causa del gran caldo non sono in grado di uscire di casa per andare a fare la spesa, una visita medica magari prenotata da mesi o per altre necessità. Le richieste di aiuto che arrivano al numero della regione vengono poi dirottate al Comune di appartenenza e a quel punto si muovono o i volontari della Protezione civile o quelli delle associazioni.
L’ACQUA A CASA
A Pordenone il piano del caldo messo a punto dall’assessore Guglielmina Cucci che lo ha anticipato viste le temperature alte, ha fatto attivare diverse associazioni che hanno già a disposizione i numeri di telefono delle persone da soccorrere.
L’OZONO
Un altro pericolo che potrebbe causare seri problemi alla salute è l’Ozono. Con il picco del caldo, infatti, si sono alzati oltre la soglia di allerta anche i valori del gas naturale. Restare sotto il sole con l’Ozono alto può causare alle persone anziane e fragili difficoltà di respirazione, ma anche infarti e problematiche legate alla circolazione del sangue. Anche i bambini piccoli potrebbero essere colpiti da difficoltà respiratorie. Il consiglio dei medici è di restare a casa nelle ore più calde della giornata cercando di abbassare la temperatura e di bere molto per evitare problemi.
PRONTO SOCCORSO
Tanti i malori, nessuno comunque grave, che si sono verificati ieri a Pordenone e Udine. Al pronto soccorso dei due ospedali si sono presentate una ventina di persone, colpite da colpi di calore o da svenimenti dovuti alle alte temperature. In particolare il caso più grave all’ospedale di Udine dove c’è stato un ricovero a causa di una insolazione. Da quanto si è appreso si tratterebbe di un operaio che ha lavorato per diverse ore su un tetto. Nel pomeriggio, fortunatamente quando era sceso, si è sentito male. Portato al pronto soccorso è stato ricoverato in osservazione.
ALLARME GIALLO
Nel pomeriggio di ieri la Protezione civile ha emesso un allarme giallo per il maltempo che sarà valido sino al pomeriggio di oggi. Nel dettaglio i temporali dell’altra notte che hanno interessato la zona montana, potranno continuare anche sino ad oggi arrivando anche in pianura. Sono possibili, inoltre, forti raffiche di vento che potrebbero creare problemi in particolare per l’abbattimento di alberi sulle strade. Le temperature, in ogni caso, sono destinate ad alzarsi già oggi.
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Il Gazzettino