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PADOVA - «Non solo un pilota preparatissimo e scrupoloso, ma anche un ragazzo onesto, preciso, sincero. Insomma, uno serio in tutti gli aspetti della vita, a partire dal lavoro dei suoi sogni al comando degli elicotteri». Sono le parole di Giacomo Stecchini, presidente della Asd Ala Salese dove Corrado Levorin lavorava fino all'anno scorso, nonché suo caro amico, a descrivere il 33enne che tutti in queste ore sperano di poter riabbracciare. I genitori Graziano e Grazia, che vivono a Polverara (Padova), auspicano un miracolo per il loro unico figlio. Corrado dal canto suo li adora e anche se il lavoro occupa buona parte delle sue giornate e lui si è trasferito con la fidanzata nel Vicentino, appena ne ha la possibilità passa nella casa di via Kennedy dove è cresciuto. Mamma e papà hanno fatto grandi sacrifici per vederlo realizzato e lui con forza ha inseguito il suo sogno.
IL LAVORO
Ha studiato per diventare pilota a Lugo di Romagna, alla Scuola nazionale elicotteri Guido Baracca. Un amore per i cieli che lo ha spinto a non accontentarsi della licenza sportiva. Voleva che anche altri godessero del piacere di guardare da vicino le nuvole, così ha continuato a studiare ottenendo quella di pilota commerciale e diventando anche istruttore. Proprio con questo compito è entrato alla Ala Salese, quando la sede era ancora a Santa Maria di Sala (Venezia). «Ha sempre avuto grandi obiettivi - aggiunge Stecchini -. Conquistare brevetti come quello di pilota commerciale non è affatto semplice, ma il suo impegno è sempre stato straordinario.
LA VICINANZA
Ma oltre ad amare il volo, Corrado Levorin è anche sempre stato uno sportivo e un amante della natura. La sua grande passione è il basket. Ha giocato con la Virtus Padova e con il Due Stelle Brugine, fino ad aiutare alcuni amici a fondare l'Atletico Modigliani. «È un momento davvero difficile. Non vogliamo neanche pensare a ciò che sta succedendo», hanno commentato ieri con la voce rotta i compagni di Corry, che è ancora nel gruppo come scorekeeper. «Corrado l'ho visto crescere, sono stata la sua animatrice in parrocchia quando eravamo entrambi più giovani - ha spiegato il sindaco di Polverara, Alice Bulgarello -. L'ho visto bambino, poi diventare grande e costruirsi una carriera da pilota professionista. Sono senza parole, tutti in paese stiamo vivendo uno strazio, a partire dai suoi genitori». Attraverso i social, ma anche attraverso molte testimonianze d'affetto arrivate ieri ai genitori e alla fidanzata, tantissimi hanno voluto portare una parola di conforto e un augurio affinché la situazione si risolva per il meglio. C'è anche chi pensa a una possibile festa in paese nel caso il giovane venisse trovato sano e salvo. Magari da organizzare proprio il 15 luglio, quando il pilota di Polverara festeggerebbe i 34 anni. «Non abita più qui da un po' di tempo - racconta Federico, un compaesano che ha giusto un paio d'anni più di Corrado -. Ma i traguardi professionali che ha raggiunto sono straordinari, è un orgoglio per noi. Lo vogliamo di nuovo qui, a festeggiare il prossimo brevetto».
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