Il mistero dell'elicottero disperso sull'Appennino, ancora nessuna traccia

Oltre cento uomini e un'intera giornata di lavoro non sono bastati a individuare il velivolo

PADOVA - Non sono bastati una intera giornata di ricerche dal cielo e da terra e oltre cento uomini per risolvere il mistero dell'elicottero scomparso giovedì mattina...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PADOVA - Non sono bastati una intera giornata di ricerche dal cielo e da terra e oltre cento uomini per risolvere il mistero dell'elicottero scomparso giovedì mattina tra Toscana ed Emilia Romagna. Nulla si sa dunque delle sorti del pilota padovano, il 33enne Corrado Levorin, e dei sei passeggeri a bordo, tutti manager. Si tratta dei turchi Serhat Kenar, Arif Cez, Ilker Ucak ed Erbil Altug Bulent e dei libanesi Chadi Kreidy e Tarek El Tayak. Con il passare delle ore l'ansia cresce e il timore di un epilogo tragico si fa sempre più concreto. La sparizione tuttavia presenta molti punti oscuri, a partire dalla mancata attivazione degli allarmi sia da parte del pilota che attraverso la sofisticatissima strumentazione di bordo.

LA SITUAZIONE

Il velivolo, modello Agusta Koala, è partito l'altro ieri poco dopo le 9.30 dall'aeroporto di Capannori Tassignano (Lucca) e alle 10.30 era atteso a Castelminio di Resana (Treviso) per far visitare ai manager stranieri, ospiti alla fiera iT's tissue di Lucca, l'azienda Roto Cart. L'allarme è scattato solo nel pomeriggio e l'ultima rilevazione dei sistemi radar lo colloca nel territorio modenese, nel comune di Pievepelago, da dove sono partite giovedì le ricerche. Proseguite il primo giorno fino alla mezzanotte senza esito, sono poi riprese ieri alle 6.30 e nuovamente continuate fino al calar del sole, spostandosi anche dal versante toscano dell'Appennino, nella zona di Castiglione di Garfagnana (Lucca) dove è stato allestito il centro primo operativo, seguito da quello aperto a Frassinoro (Modena). Massiccio il dispiegamento di uomini e di mezzi. Dal cielo si sono mossi elicotteri dei vigili del fuoco e dell'Aeronautica militare, mentre a terra sono impegnate squadre dei pompieri, soccorso alpino, 118, polizia, carabinieri, guardia di finanza e protezione civile usando anche droni e unità cinofile. È in uso anche il sistema di ricerca Dedalo, che consente di agganciare eventuali cellulari anche nelle zone senza copertura di segnale. L'area in cui si ipotizza possa trovarsi l'elicottero è infatti montuosa ed estremamente impervia. Senza contare che al momento dell'uscita dai radar era in corso una forte tempesta.

L'APPRENSIONE

Nella giornata di ieri sono arrivati sull'Appennino anche il padre del pilota padovano e un uomo della Avio Helicopters Srl di Thiene (Vicenza), la società proprietaria dell'elicottero e per la quale Levorin lavora da qualche mese. La vicenda è inoltre seguita a stretto giro anche dalle autorità turche e libanesi. Ieri il ministero degli Esteri turco ha diffuso una nota in cui si legge che l'ambasciata di Ankara a Roma e il Consolato turco di Milano auspicano che «tutti siano trovati sani e salvi il più presto possibile». I sei erano diretti allo stabilimento di Resana dopo essere stati a It's Tissue, la fiera internazionale dell'industria cartiera conclusasi ieri a Lucca. Un finale in sordina per la kermesse, dove per l'ultimo giorno negli spazi espositivi i macchinari in mostra sono stati tenuti spenti. L'elicottero della ditta Avio era stato ingaggiato dall'azienda emiliana Elettric80 di Reggio Emilia, che nello stabilimento della Roto Cart di Resana ha realizzato una linea di produzione totalmente automatizzata ultimata solo pochi giorni fa. Per mostrare il nuovo gioiello a potenziali clienti internazionali la E80 (ospite a iT's tissue) ha organizzato dei tour alla Roto Cart via elicottero. Levorin faceva la spola due volte al giorno fra Veneto e Toscana, dunque conosceva bene la rotta da seguire. Descritto come un pilota esperto e scrupoloso, non ha lanciato alcun segnale di mayday, nè dal velivolo sono giunti allarmi legati alle molteplici e sofisticate tecnologie di bordo. Dai cellulari dei passeggeri non risultano cenni mentre un'indiscrezione ha riguardato un flebile segnale forse partito proprio dal telefono di Levorin.

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino