Centrodestra, Salvini chiude il caso Da Re: «Noi con Sboarina»

Centrodestra, Salvini chiude il caso Da Re: «Noi con Sboarina»
Gianantonio Da Re sarà anche un esponente storico della Liga Veneta. Ma la linea del partito non cambia: il candidato sindaco a Verona è l'uscente Federico...

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Gianantonio Da Re sarà anche un esponente storico della Liga Veneta. Ma la linea del partito non cambia: il candidato sindaco a Verona è l'uscente Federico Sboarina, non lo sfidante Flavio Tosi. Ecco il significato politico della visita scaligera di Matteo Salvini, ieri alla Fiera per Let Expo, ma anche per fare quadrato con i suoi e incontrare il primo cittadino in carica, pur tesserato con Fratelli d'Italia.


LA POLEMICA

La sua iscrizione a Fdi in corso di mandato era stata vivacemente contestata dall'europarlamentare Da Re, arrivato a dire: «Non voterei per Sboarina, perché è stato scorretto». Il video delle sue dichiarazioni a Telechiara ha fatto ribollire le chat del centrodestra, e in particolare quelle della Lega, i cui militanti fuori da Verona ricordano con malcelato fastidio il Tosi segretario, fuoriuscito con l'espulsione. Ma pare di capire che i vertici leghisti vogliano spegnere subito questa nuova polemica, eventualmente anche rinunciando a procedere sul piano disciplinare nei confronti dell'eurodeputato. Evidentemente è troppo alto il rischio di perdersi nelle tensioni interne, quando l'obiettivo prioritario dovrebbero essere le Comunali.


LA SINTONIA

Ecco allora, da una parte, la riunione tra Salvini e i dirigenti della Lega (fra cui il vicesegretario federale Lorenzo Fontana, il commissario veneto Alberto Stefani e il responsabile della campagna elettorale Federico Bricolo), nella quale «sono stati evidenziati i risultati ottenuti dal partito per la città, grazie ai ministri, al lavoro parlamentare e degli amministratori locali abbinato alla capacità di intercettare i fondi del Pnrr». Dall'altra, il colloquio fra il leader e Sboarina, «una chiacchierata molto cordiale in cui si è parlato di programma elettorale e futuro della città». Una sintonia poi confermata al giornalista Bruno Vespa durante l'evento nei padiglioni fieristici: «Noi con convinzione sosteniamo a Verona il candidato sindaco di Fdi, senza farci domande, se tutti facessero così il centrodestra starebbe meglio». Avanti dunque con il patto di coalizione, allargato pure a Padova e a Belluno: «Sto lavorando perché uniti si vince». Anche se Fi del Veneto vorrebbe sostenere Tosi? «Mi auguro che ci sia anche Forza Italia, anche perché abbiamo tante belle cose da fare insieme». Per esempio riconquistare Palazzo Barbieri: «Contiamo di vincere al primo turno».


I SONDAGGI

In questi giorni è rimbalzata la notizia di un sondaggio, commissionato dalla Lega a Swg, secondo cui Sboarina avrebbe il 33%, l'alfiere del centrosinistra Damiano Tommasi il 31% e Tosi il 28%. «Non è vero nulla puntualizza il commissario Stefani e queste sono solo chiacchiere messe in giro proprio da Tosi. La nostra rilevazione demoscopica, commissionata a Ipsos, comincerà lunedì. E ribadisco che noi abbiamo lavorato per l'unità del centrodestra a sostegno di Sboarina». In base al patto con Fdi, i leghisti otterrebbero metà della giunta, il vicesindaco e il candidato sindaco nel 2027.


IL POST

Presentandosi come candidato civico del centrodestra, Tosi confida però nel segreto dell'urna, al di là delle indicazioni di partito. Questo almeno è quanto lascia intendere il suo ultimo post su Facebook, in cui rilancia le parole di Da Re: «A Verona votano Flavio Tosi. I miei parenti di Verona votano Tosi. E io se fossi di Verona non voterei mai Sboarina. Toni Da Re, europarlamentare Lega, dice quello che nel Carroccio e non solo faranno in tanti...».

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Il Gazzettino