Elezioni nei giorni del Vinitaly: bisognava tenerne conto. Un migliaio gli operatori impegnati a Verona

Stand Friuli Venezia Giulia al Vinitaly 2010
Saranno circa 130 le aziende vitivinicole del Friuli Venezia Giulia - tra quelle accolte nello stand dell’Ersa all’insegna del tutto esaurito e quelle che...

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Saranno circa 130 le aziende vitivinicole del Friuli Venezia Giulia - tra quelle accolte nello stand dell’Ersa all’insegna del tutto esaurito e quelle che saranno presenti con uno stand privato - che parteciperanno al Vinitaly in programma dal 2 al 5 aprile prossimi a Verona. Si tratta della più importante rassegna del settore, particolarmente attesa in un momento di rinascita dopo le restrizioni dell’emergenza pandemica, viste anche le criticità derivate dal blocco del mercato russo e i recenti tentativi di declassare il vino, da alimento di pregio, da un organismo internazionale come l’Oms. «Peccato che le date delle elezioni regionali non permetteranno di fatto a circa un migliaio di addetti ai lavori friulgiuliani coinvolti negli allestimenti e nelle esposizioni di esprimere il proprio voto».

LA DENUNCIA
A farlo notare è Alessandro Bellio, imprenditore del settore di Pinzano (è titolare dell’azienda Ronco Margherita), nonché candidato proprio alle regionali nelle file di Forza Italia. «Mi sento direttamente preso in causa e mi faccio portavoce di un intero settore, che costituisce il 17% del Pil regionale e che appunto vedrà circa un migliaio di persone di fatto impossibilitate ad esercitare un proprio diritto - ha precisato -. Mi rammarico molto del fatto che la Regione non abbia tenuto conto della coincidenza delle date, quando ha stabilito i termini delle elezioni, tanto più che è la stessa Ersa, organismo regionale, a finanziare la partecipazione alla fiera utilizzando fondi pubblici. Siamo di fronte a un corto circuito di azioni e a uno spreco di denaro pubblico, tanto più che uno dei fenomeni più allarmanti per la qualità della democrazia del paese è proprio l‘astensionismo». «Sullo stesso sito della Regione viene evidenziato - prosegue Bellio – sia lo spazio fisico occupano dalle colture a vigneto (circa 22 mila ettari), sia la qualità (zone Doc/Igt), ma senza fare sconti sulla debolezza del sistema individuata nelle difficoltà di promozione e commercializzazione, proprio quegli ambiti per i quali Vinitaly costituisce un tassello fondamentale».

L’INDUSTRIA


«Non dimentichiamo che legati alla produzione in sé, ci sono il settore dell’agroalimentare, dell’enogastronomia, dell’enoturismo nonchè l’immagine stessa della regione. Un indotto di vasta entità, che meriterebbe più attenzione e rispetto anche in occasione delle elezioni. Partecipare a una Fiera come Vinitaly è fondamentale per l’economia delle nostre imprese e a cascata per l’economia della Regione e per il benessere di tanti lavoratori e lavoratrici e chi partecipa a eventi fieristici sa come siano totalizzanti. Per la maggior parte di noi sarà impossibile partecipare al voto, che risulta dunque monco già in partenza». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino