Elezioni amministrative a San Donà di Piave: tre candidati per il dopo-Cereser

Elezioni amministrative a San Donà di Piave: tre candidati per il dopo-Cereser
SAN DONÀ - Domani si vota a San Donà. Domenica 14 si può votare dalle 7 alle 23, lunedì 15 dalle 7 alle 15 nelle quaranta le sezioni del territorio...

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SAN DONÀ - Domani si vota a San Donà. Domenica 14 si può votare dalle 7 alle 23, lunedì 15 dalle 7 alle 15 nelle quaranta le sezioni del territorio comunale per eleggere il sindaco che guiderà per la città nel dopo-Cereser. Chiamati alle urne sono 35.344 elettori, di cui 16.960 uomini, 18.384 donne, per leggere il primo cittadino e il parlamentino sandonatese composto da 24 consiglieri. Nell'ultima elezione del 2018 al primo turno i votanti erano stati 19.830 pari al 57,76%.


GLI SCHIERAMENTI
In corsa ci sono tre candidati: con gli schieramenti di destra e sinistra che si sono compattati, e ultimo a presentarsi nel febbraio scorso è stato il candidato del Terzo Polo. Una candidatura che di fatto ha spaccato il gruppo locale di Azione, e in caso di ballottaggio potrebbe fare la differenza. Dopo dieci anni di governo il Pd punta su Francesca Zottis. La sua candidatura ha trovato la convergenza di "Sinistra Italiana-Europa Verde" ed è appoggiata da tre civiche: "Fare Civico" nata cinque anni fa come lista personale del sindaco uscente, "Cittàinsieme" fondata 12 anni fa, e la nuova civica "Francesca Zottis sindaca, la città delle persone".
Zottis vuole dare continuità ai progetti dell'amministrazione uscente di Andrea Cereser, in particolare allo sviluppo della Porta Nord e della pedonalizzazione del centro, inserendo, però, elementi di innovazione tra cui l'attenzione per il mondo del lavoro, l'occupazione e la formazione, perché San Donà possa essere sempre più accogliente e attrattiva. Chi punta al cambiamento di rotta rispetto a Cereser è il candidato del centrodestra Alberto Teso.
A proporre il suo nome è stato il circolo di Fdi, anche se non è tesserato con il partito di Giorgia Meloni, e sulla sua candidatura ha trovato subito l'adesione della Lega, a cui si sono aggiunte tre liste civiche: una fa capo a Gianluca Forcolin, l'ex vice di Zaia torna in pista e ha lanciato un'ipoteca sull'incarico di vicesindaco. Altre due civiche a sostegno sono "Siamo San Donà" che mette insieme i simboli di Fi e Coraggio Italia, e "Insieme Possiamo".


I PROGRAMMI
Teso intende partire dalla riorganizzazione del Put e da una revisione della sicurezza in città, dando un primo segnale con l'assunzione di quattro vigili. Altro elemento di discontinuità è la Porta Nord dove vengono bocciati i progetti di sistemazione degli edifici Cantina e Confrutta, ritenuti un'area da ripensare e non in grado di attirare investimenti, in assenza di una vocazione precisa. Il candidato del Terzo Polo con la lista "San Donà al centro" è Carlo Fantinello. La sua candidatura ha generato una dissonanza interna ad Azione anche a livello locale, con una parte del partito di Calenda che appoggia Zottis.


Le priorità per la città indicate da Fantinello sono la costruzione del terzo ponte sul Piave, per snellire il traffico urbano ed extraurbano. Altro punto importante è il ruolo di San Donà come leader nella Conferenza dei sindaci, intesa come strumento di programmazione e portatrice di una visione strategica del territorio, che comprende attenzione alle imprese e proposte di riaggregazione tra gli enti. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino