Electrolux all’ennesimo crocevia, oggi l'accordo chiave: sul tavolo il futuro dello stabilimento di Porcia

Sindacati riuniti con l’azienda a Bologna verso il contratto di solidarietà da ottobre

Electrolux all’ennesimo crocevia, oggi l'accordo chiave: sul tavolo il futuro dello stabilimento di Porcia
PORDENONE - Le parti si siederanno attorno al tavolo poco dopo le 10 del mattino. Ma non finiranno di parlare presto, perché al centro della discussione non ci sarà...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

PORDENONE - Le parti si siederanno attorno al tavolo poco dopo le 10 del mattino. Ma non finiranno di parlare presto, perché al centro della discussione non ci sarà il classico punto della situazione, bensì il futuro dello stabilimento Electrolux di Porcia per i prossimi tre-quattro mesi, cioè almeno fino alla fine dell’anno in corso. Un periodo che dovrà traghettare la più grande fabbrica del Pordenonese fuori da una secca che ha minacciato l’introduzione di uno stato di crisi. Al centro sempre il solito problema: i volumi carenti e la necessità di modificare l’orario di lavoro degli operai. Con sullo sfondo un accordo vicino: è quello sul contratto di solidarietà che oggi l’azienda sottoporrà alle parti sociali. 


LA TRATTATIVA
All’incontro di Bologna sul futuro dell’Electrolux parteciperà anche la Rsu di fabbrica di Porcia, rappresentata da Walter Zoccolan. Ieri lo stabilimento del Pordenonese era chiuso per uno dei giorni programmati di cassa integrazione. La richiesta che arriva dalle parti sociali va in un’unica direzione: «Si chiede all’azienda chiarezza sulla gestione del contratto di solidarietà». E chiarezza in questo caso significa più che altro due cose: primo, capire quale sarà la percentuale dei lavoratori coinvolti dall’estensione del contratto di solidarietà; secondo, chiarire il meccanismo della rotazione tra gli stessi. «In modo tale che non siano coinvolti sempre gli stessi lavoratori nella misura decisa», spiegano dalla Rsu di Porcia. 


I TEMPI
Il clima, pur con un noto sottofondo di tensione, non è quello dello scontro frontale. Con buona probabilità oggi arriverà la firma sull’accordo che porterà l’Electrolux in una nuova era fatta di contratti di solidarietà. Un meccanismo che nelle intenzioni bipartisan dovrà permettere di evitare il continuo ricorso alla cassa integrazione. «Il contratto di solidarietà - spiega ancora Walter Zoccolan, leader della Rsu di Porcia - è fondamentale per limitare quella che altrimenti sarebbe un’eccessiva perdita di salario da parte delle maestranze». Se l’accordo andrà in porto, il contratto di solidarietà inizierà già dal mese di ottobre, proseguendo almeno fino alla fine dell’anno. 


COSA SUCCEDERÀ
Se l’accordo, come pare ormai certo, dovesse andare in porto già oggi, sarebbe teoricamente scongiurato l’utilizzo della cassa integrazione da qui alla fine dell’anno. Sì, perché il contratto di solidarietà porterà automaticamente a una ridefinizione drastica dei turni di lavoro, sia a livello di giornate intere che di ore. «Una formula - spiega Zoccolan - che ci permetterà di proseguire ad esempio con le sei ore sul turno invece di consumare cassa integrazione, un ammortizzatore quest’ultimo che non dovrebbe più essere utilizzato da qui alla fine dell’anno».

Licenziamenti volontari all'Electrolux, il sindacato ha "bloccato" la richiesta: «Troppo rischioso per lo stabilimento di Porcia»

 
IL QUADRO


Nel faccia a faccia precedente le organizzazioni sindacali avevano chiesto alcune garanzie, come la rotazione per tutti i lavoratori e fare in modo che ci sia una spartizione equa delle ore di solidarietà. Un passaggio che l’azienda dovrebbe concedere e per stabilire come organizzare turni e lavori stanno operando le Rsu interne. I contratti di solidarietà portano più o meno una decurtazione della busta paga che si aggira intorno al 45 per cento, anche se la Regione concederà 3 euro in più orari. Secondo quanto comunicato dall’azienda alle organizzazioni sindacali la luce si potrebbe vedere solo nell’ultimo trimestre del 2025. Il dato che fa più paura è che a fronte dei 750 mila pezzi per i quali è tarata ora la produzione sul fronte del personale attualmente presente, ne sono previsti 585 mila. L’Electrolux ha stimato, con questi numeri, almeno 100 esuberi senza contare i 36 che se ne sono andati volontariamente.

 

Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino