Un marzo nero all'Electrolux: solo 40mila pezzi previsti in produzione. Si lavorerà sei ore, ma ci saranno stop

Un marzo nero all'Electrolux. In calendario tra cinque e dieci giornate di fermo totale
PORDENONE - Sarà il mese peggiore dell'anno. A marzo lo stabilimento Electrolux di Porcia riuscirà a produrre solamente 40mila macchine, contro le 70mila mensili...

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PORDENONE - Sarà il mese peggiore dell'anno. A marzo lo stabilimento Electrolux di Porcia riuscirà a produrre solamente 40mila macchine, contro le 70mila mensili che ancora oggi rappresentano la capacità base dell'azienda. Una contrazione dei volumi in programma che porterà ad inevitabili conseguenze dal punto di vista dell'uso degli ammortizzatori sociali. Servirà sia la cassa integrazione ad ore che quella che prevede giorni interi di stop.


IL PUNTO
Ieri i lavoratori dell'Electrolux di Porcia sono tornati in azienda. Lo hanno fatto dopo una prima parte di settimana vissuta a casa, con lo stabilimento chiuso. Una sorta di anticipo rispetto a quello che succederà concretamente dalla prossima settimana, quando si entrerà nel mese di marzo. Il più buio dal punto di vista dei volumi produttivi. E quindi da quello dell'occupazione in azienda. Il calo di ordini che in questo periodo colpisce sempre il settore, ma quest'anno è particolarmente duro, ha costretto il vertice aziendale ad aumentare il monte ore di cassa integrazione. Nel mese di febbraio saranno quattro i giorni di chiusura e sono aumentati rispetto ai mesi finali dello scorso anno. «Insieme agli operai - spiegava Gianni Piccinin della Fim Cisl - cercheremo di trovare l'assetto migliore per lo smaltimento. In ogni caso sarà necessario spalmare giorni di cassa anche a marzo».


LA DECISIONE
E in effetti la cassa dominerà, come ammortizzatore sociale, anche il prossimo mese. Nel dettaglio, si deve partire dalla decisione che riguarderà la cassa integrazione ad ore. «Per tutto il mese di marzo - ha spiegato nella serata di ieri il rappresentante della Rsu di fabbrica, Walter Zoccolan - lo stabilimento Electrolux di Porcia lavorerà solamente per sei ore al giorno, al posto delle classiche otto». Prima decisione inevitabile, visti i volumi che toccheranno la quota minima dei 40mila pezzi sui trentuno giorni di marzo.
La seconda decisione, invece, riguarderà i giorni di chiusura totale dello stabilimento di Porcia. E anche in questo caso sarà una brutta botta. «La cassa integrazione ad ore - ha ribadito sempre il rappresentante della Rsu di fabbrica Zoccolan - non sarà sufficiente ad assorbire il calo della produzione. Per questo ci saranno certamente dei giorni di chiusura». Le prime stime, appoggiate dai sindacati, parlano di un massimo di dieci a un minimo di cinque giorni di chiusura totale dello stabilimento Electrolux di Porcia. Molto probabilmente si arriverà ad una quota intermedia.


Nel dettaglio, come accade sempre, si sceglierà di chiudere la fabbrica e di lasciare tutti in cassa integrazione il lunedì oppure il venerdì, cioè prima o dopo il fine settimana. La soluzione potrebbe riguardare il lunedì e il venerdì in forma alternata.

 

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Il Gazzettino