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PORDENONE Sulle questioni dell'orario e del salario ci sono delle preclusioni. Il confronto tra Electrolux e sindacati nazionali dei metalmeccanici per il rinnovo del contratto nazionale del gruppo in Italia parte decisamente in salita. Il negoziato è proseguito ieri a Mestre tra le delegazioni trattanti dopo che si era interrotto ancora nel febbraio scorso a causa della prima emergenza Covid. E a proprosito dell'emergenza sanitaria l'incontro di ieri ha ratificato la proroga dell'accordo anti-Covid siglato lo scorso mese di aprile fino al prossimo 31 gennaio. Sostanzialmente la proroga - dopo l'aumento dei contagi che si sta registrando in tutti i territori dove sono insediati i siti produttivi della multinazionale svedese - prevede un innalzamento delle misure di sicurezza all'interno delle fabbriche sia rispetto all'utilizzo delle mascherine nelle postazioni di lavoro e nei luoghi comuni interni alla fabbrica sia rispetto al distanziamento. Inoltre, è previsto un ritorno e un incremento allo smart working fino a raggiungere almeno il 70 per cento del personale tra colletti bianchi e tecnici che possono lavorare in modalità agile da casa.
IL NEGOZIATO
In merito a orario di lavoro e inquadramento - come ha sottolineato il sindacato di Fim, Fiom e Uilm al termine del vertice - l'azienda non ha accolto le rivendicazioni atte a dare più agibilità del tempo-lavoro e a valorizzare le professionalità dei dipendenti.
SI DISCUTE
Dove invece si è trovato un terreno comune di confronto è stato sul fronte dei capitoli riguardanti salute, sicurezza, diritti sindacali e smart-working. Su questi aspetti - fa sapere il sindacato - la multinazionale si è resa disponibile a raccogliere gran parte delle richieste contenute nella piattaforma confermando anche buone prassi già consolidate da accordi sottoscritti in questi ultimi anni dalle Rsu e dalle direzioni di alcuni stabilimenti. In apertura di riunione le rappresentanze sindacali hanno sottolineato alcune situazioni di recente disagio per gli operi dovuto a cambi repentini di giornate lavorative in cassa integrazione. Su questo è stata chiesta una possibile maggiore programmazione. Tornando infine alla trattativa sul prossimo accordo integrativo il sindacato ha espresso un giudizio positivo sulla continuazione della trattativa (ci si rivedrà a novembre) pur in una fase difficile, ma è stato chiesto che già al prossimo incontro ci sia da parte aziendale una risposta esaustiva anche sulla parte salariale e che si possa anche approfondire quei tempi sui cui la direzione di Electrolux ha espresso preclusioni. Inoltre, il sindacato ha avanzato la richiesta all'impresa affinché fin dal prossimo round vengano poste sul tavolo le proposte e le richieste aziendali in modo che si possa entrare nel vivo della trattativa.
D.L.
Il Gazzettino