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PONTE NELLE ALPI - C’è anche una bellunese alla Biennale d’Arte di Venezia inaugurata sabato. Dopo un percorso personale di ricerca artistica, Eddy De Bona, comandante della Polizia locale di Ponte nelle Alpi, esone i propri lavori a Palazzo Mora. E tutta Ponte nelle Alpi plaude: «Siamo molto orgogliosi di questo successo – dice il sindaco Vendramini – all’inaugurazione della mostra hanno partecipato sia il nostro segretario comunale sia una collega di Eddy. Ed anch’io scenderò a Venezia nei prossimi giorni».
L’ARTISTA
All’esposizione la comandante si presenta con il suo nome d’arte, Eddy Fides. E le opere mostrano come dietro alla divisa e al rigore di comandante, vi siano un’anima, oltre che una sensibilità, una visione e una tecnica da grande artista. Grande, appunto, al punto da meritarsi uno spazio espositivo all’interno della Biennale. A Palazzo Mora, Eddy Fides De Bona ha presentato il risultato del suo percorso esponendo un progetto sul tema dell’ambiente e dedicato ai bambini che si intitola “Pino Gatto. La terra, il clima e lo spazio”. Il lavoro è una proiezione visiva, rappresentativa e letteraria dell’immaginazione e del pensiero dell’artista sulla storia e sull’evoluzione del pianeta. «Quest’opera - commenta direttamente dalla Biennale Eddy Fides - vuole essere soprattutto un monito, se è vero che, a causa dei nostri vizi, stiamo provocando la distruzione del nostro mondo».
LE OPERE
Eddy De Bona non ha scelto a caso di rivolgersi ai bambini: «Perché sono gli unici soggetti in grado di essere educati a livello ambientale». La pittrice ha predisposto una collezione di quattordici tele lavorate a olio e acrilico, con l’aggiunta di altri materiali, fra i quali anche la pasta, per rendere le opere materiche. Opere accompagnate da una poesia o da una filastrocca, rigorosamente in rima, in modo da chiarirne il significato proprio ai bambini. Da questa prima fase è nata anche una pubblicazione, un libriccino, con un protagonista speciale: il gatto. «Il felino rappresenta la forma di vita che c’è sul pianeta. L’ho disegnato con forme elementari e colori vivaci. Pino Gatto compirà un viaggio nel tempo, fino ad arrivare ai giorni nostri, in cui vive in mezzo alle piante e al verde: libero e spensierato». La storia però cambia nel momento in cui il simpatico animale raggiunge la città: «Perché nello spazio urbano dimentica la natura e cede ai vizi. Così verrà catturato da un virus ed espulso dalla Terra, finendo in un pianeta sconosciuto, nel quale perde le sue sembianze, la sua fisionomia e la sua personalità». L’epilogo è volutamente aperto: «Vorrei, infatti, che ognuno di noi pensasse a un finale – conclude l’artista - e riflettesse su questi aspetti che riguardano tutti». Per Pino Gatto è stato realizzato anche un video di animazione, mentre la pubblicazione è stata tradotta anche in lingua inglese, visto che l’esposizione ha un respiro internazionale.
L’EMOZIONE
«Essere alla Biennale di Venezia - conclude Eddy Fides - è un onore, oltre che una profonda soddisfazione.
Il Gazzettino