Duplice omicidio, arrivano Ris e Ros L'invito: «Chi ha visto qualcosa parli»

Duplice omicidio, arrivano Ris e Ros L'invito: «Chi ha visto qualcosa parli»
PORDENONE - Gli uomini del Raggruppamento investigazioni scientifiche (Ris) di Parma e i colleghi del Reparto crimini violenti del Raggruppamento operativo speciale (Ros) di Roma...

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PORDENONE - Gli uomini del Raggruppamento investigazioni scientifiche (Ris) di Parma e i colleghi del Reparto crimini violenti del Raggruppamento operativo speciale (Ros) di Roma sono attesi oggi pomeriggio a Pordenone. Lo si è appreso da fonti investigative. Ros e Ris parteciperanno a una riunione operativa al Comando provinciale dei Carabinieri della città friulana. Successivamente effettueranno un sopralluogo al Palazzetto dello Sport, all'esterno del quale martedì è stato consumato il duplice omicidio di Trifone Ragone e della sua convivente, Teresa Costanza.




Proprio il coinvolgimento dei Ros, organo investigativo dell'Arma con competenza sia sulla criminalità organizzata, sia sul terrorismo, fa capire come non si intenda escludere alcuna pista, dal momento che l'efferata esecuzione del militare e dell'assicuratrice non sembra al momento trovare alcuna spiegazione. Gli investigatori non tralasciano alcuna pista, ma il killer sembra svanito nel nulla.



Proprio per questo il Procuratore della Repubblica di Pordenone, Marco Martani, ha lanciato un nuovo appello. Chi ha visto qualcosa, anche particolari che potrebbero risultare all'apparenza insignificanti, si presenti a deporre. La speranza è che qualcuno possa aver notato ciò che le telecamere della videosorveglianza - che puntavano sull'altro lato del Palazzetto - non sono riuscite ad immortalare.




«L'arma utilizzata, una comune calibro 7.65, è poco potente e a volte inefficace, non è una pistola che viene usata da killer professionisti»: lo ha affermato Martani. «Circa l'indagine - ha esordito - siamo alle battute iniziali e per domattina è in programma la duplice autopsia, cui parteciperà anche un perito balistico». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino