CAMPOFORMIDO (Udine) - Li ha visti armeggiare una persona del posto che ha subito capito che non si trattava di cittadini intenti a conferire in modo ligio i rifiuti ingombranti...
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Le forze dell’ordine hanno immediatamente individuato due persone che, illegalmente, erano entrate nell’isola ecologica per rubare materiale elettrico, dai cui cavi e sistemi ricavare poi un guadagno illecito, vendendoli sul mercato “nero”, sempre più “fiorente” in questo “settore”; erano due uomini, entrambi di nazionalità serba, entrambi pluripregiudicati per reati specifici: avevano infatti già messo a segno “colpi” del tutto simile a questo sia in altri paesi del Friuli Venezia Giulia che in Venero.
Ed è proprio in Veneto che abitano, uno a Teglio Veneto, in provincia di Venezia, E.C. le sue iniziali, 35 anni, e il “compare”, invece, E.K, di 23 anni, a Portogruaro, sempre in provincia di Venezia. Questa volta due sono stati bloccati dai carabinieri nella piazzola di raccolta con le mani nel sacco: avevano rubato non solo materiale elettrico ma anche pezzi di ferro e di metallo; avevano cominciato a mettere la refurtiva dentro a un furgone Fiat Iveco bianco dove i militari dell’Arma hanno trovato, e posto sotto sequestro, anche arnesi atti allo scasso. Sono stati trovati un piede di poco, dei leverini, un mannaia e altri strumenti per rubare. Sono stati tratti in arresto per furto aggravato in concorso e portati in cella di sicurezza a Udine, in attesa del processo per direttissima che si terrà oggi in Tribunale a Udine. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino