TREVISO - Un bazar da 100mila euro di valore tra anabolizzanti, metanfetamine, ecstasy, ketamina, eroina, morfina e persino sintesi di testosterone che sarebbero stati «per...
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IL RACCONTO
N. B., che lavora come rappresentante per tipografie, ha spiegato che il Gbl sequestrato dalla polizia «è un acido che utilizzo per la pulizia delle macchine per la stampa che commercializzo. L’ho acquistato su internet e ho una regolare fattura intestata a me. Quel liquido (che peraltro viene in qualche caso usato anche per potenziare le performance atletiche, ndr) non era destinato a essere utilizzato come droga ma è qualcosa che mi serve per il mio lavoro, motivo per cui ne avevo acquistato un’ingente quantità». Quello che gli inquirenti avevano definito “un supermarket di stupefacenti sintetici” trovati nell’appartamento che i due condividono, nell’immediata periferia del capoluogo, sarebbe stato invece «solo a nostra disposizione», ha spiegato C.. «È droga esclusivamente per uso personale - ha dichiarato rispondendo alle domande del giudice - compresi gli anabolizzanti, che utilizziamo per la nostra attività in palestra. Ma non siamo degli spacciatori».
L’OPERAZIONE
Le manette ai polsi dei due erano scattate giovedì scorso nell’ambito di un controllo mirato. Il 35enne era stato fermato mentre si trovava alla guida della sua Mercedes. Nel portabagagli gli agenti della squadra mobile di Treviso avevano trovato dei flaconi contenenti il “gbl”, un liquido inodore e incolore. A quel punto è scattata la perquisizione nella casa che B. condivide con C., disoccupato e con un passato da body builder. All’interno dell’appartamento sono stati rinvenuti anabolizzanti e sostanze potenzialmente dopanti che i due, nelle ipotesi degli inquirenti, avrebbero smerciato probabilmente sfruttando i loro contatti con persone che frequentano gli ambienti degli appassionati di pesistica. Tra queste anche dosi di ketamina e morfina, alcuni integratori alimentari e un bilancino che sarebbe servito, secondo gli investigatori, per confezionare le dosi. Il gbl, che se assunto in piccole quantità causa un allentamento dei freni inibitori e la perdita di memoria, sarebbe stato poi venduto in boccette a un prezzo variabile tra i 6 e gli 8 euro a millilitro.
LE INDAGINI
Le indagini della squadra mobile sono però solo all’inizio. Gli agenti stanno cercando di risalire ai canali di approvvigionamento tramite i quali i due si rifornivano di sostanze proibite e farmaci, ma soprattutto di capire se la presunta attività di smercio avvenisse anche in una o più palestre della Marca o negli ambienti del fitness.
«Ci troviamo di fronte a un’indagine senza precedenti e a un sequestro record di droga liquida - ha detto Claudio Di Paola, dirigente della squadra mobile di Treviso - Sappiamo che il Gbl ha effetti dirompenti ed è facilissimo andare in overdose. Senza contare che può essere spruzzato in bevande di qualsiasi tipo senza che l’assuntore se ne accorga. Al momento non possiamo escludere nulla, neppure che il mercato fosse quello delle palestre e degli sportivi pronti a tutto, anche a correre rischi molto gravi, pur di potenziare le proprie prestazioni». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino