Con la droga al parco, denunciati cinque richiedenti asilo

Il parco Pampanini, dove è avvenuto il blitz
ROVIGO - Un blitz della polizia nel parco Pampanini ha fatto saltare fuori “l’erba”. E cinque richiedenti asilo, tutti incensurati, sono finiti nei guai,...

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ROVIGO - Un blitz della polizia nel parco Pampanini ha fatto saltare fuori “l’erba”. E cinque richiedenti asilo, tutti incensurati, sono finiti nei guai, prendendosi una denuncia a piede libero per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Martedì la Squadra volanti li ha colti con le mani nel sacco. O meglio nei “sacchettini”, quattro involucri contenenti marijuana per un totale di circa 9 grammi.

 
Sostanzialmente meno di due grammi a testa, quindi non un quantitativo poi particolarmente consistente, ma sufficiente perché non venisse ritenuta, almeno in prima battuta e viste anche le circostanze, una modica quantità per uso personale.
Per i cinque giovani stranieri, tutti nella fascia di età compresa fra i 28 e 29 anni, a parte uno che ne ha appena 22, è così scattata la denuncia. Sono tutti originari dell’Africa, provenienti dai due Paesi dai quali è maggiore l’esodo: quattro arrivano dal piccolo Gambia, a sud del Senegal, uno invece dalla Nigeria, ricca di risorse e di conflitti. Tre di loro vivono a Rovigo in alloggi appositamente adibiti all’accoglienza, uno invece a San Martino di Venezze, il quinto a Stanghella. Tutti hanno fatto richiesta di asilo e sono in attesa di sapere se l’iter si concluderà positivamente o meno. Ora, con la denuncia per spaccio, anche in virtù delle nuove norme in materia, la loro posizione potrebbe risultare pesantemente compromessa.
Non si tratta del primo caso di richiedenti asilo pizzicati con della marijuana. Il più recente è quello che risale a fine settembre, quando nell’ambito dell’operazione “Periferie sicure”, poliziotti e finanzieri in borghese hanno trovato un richiedente asilo nigeriano con 21 grammi di marijuana e l’hanno arrestato dopo un tentativo di fuga sulla pista ciclopedonale Baden Powell.
A maggio, invece, un’indagine della Squadra mobile di Rovigo, avviata dopo i controlli al luna park della Fiera del Delta dello scorso anno, aveva portato alla denuncia, con contestuale misura cautelare del divieto di dimora in Polesine, di quattro giovani nigeriani, due 22enni, un 24enne e un 25enne, ospitati a Porto Viro, accusati di essersi dedicati allo spaccio, muovendosi in bici fra Porto Viro e Porto Tolle, e vendendo anche a diversi minorenni. Uno dei quattro, ritenuto il fulcro di tutta l’attività di spaccio, con gli altri tre meri corrieri, è stato poi arrestato quando la polizia si è presentata in forze, con tanto di cani antidroga, nella struttura dove erano alloggiati, facendo saltare fuori oltre mezzo etto di marijuana che teneva nascosto dentro alla fodera di una giacca, suddiviso in una trentina di dosi involte nella plastica, tenute insieme all’interno di un calzino.
A giugno dello scorso anno, invece, un 21enne gambiano, ospitato nel residence “Piccola Venezia” di Loreo, è stato fermato nel sottopassaggio della stazione di Rovigo, appena sceso dal treno regionale Bologna-Padova e dal suo zainetto sono spuntati fuori 133 grammi di marijuana, oltre a due telefonini, di quelli da poco prezzo, non touchscreen. Nella direttissima ha poi patteggiato 1 anno e 2 mesi, tornando libero.

Nel gennaio precedente era stata la volta di un 20enne nigeriano, appena arrivato a Rovigo e ospitato in un B&B di via dei Cappuccini, arrestato in flagranza dalla polizia che lo aveva sorpreso a spacciare marijuana in pieno centro, in piazza Vittorio Emanuele. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino