Droga sul bus che porta a scuola gli studenti pronta per lo spaccio

La Polizia alla fermata del bus
JESOLO - Portavano un etto e mezzo di droga sul pullman diretto all’istituto Cornaro di Jesolo, ma non avevano fatto i conti con i poliziotti che li stavano aspettando per i...

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JESOLO - Portavano un etto e mezzo di droga sul pullman diretto all’istituto Cornaro di Jesolo, ma non avevano fatto i conti con i poliziotti che li stavano aspettando per i controlli dell’operazione “Scuole sicure”.

Si tratta del più ingente quantitativo di stupefacente da quando è iniziata questa campagna di prevenzione da parte delle forze dell’ordine, così come disposto dal Ministero dell’Interno.
CONTROLLI RIPETUTI
Non è bastato, dunque, l’avvio dell’operazione in tutti gli istituti della Città metropolitana - Cornaro compreso, dove la prima visita era avvenuta il 22 settembre scorso - così come l’avviso della dirigenza della stessa scuola che iniziative di questo genere sarebbero state ripetute più volte nel corso dell’anno scolastico, per fare desistere alcuni studenti dalla pessima idea di portare la droga nell’ambiente scolastico.
Durante i controlli che sono stati effettuati ieri mattina, e che hanno visto l’impiego di uomini del Commissariato, della Polizia locale e dell’unità cinofila dei vigili, in un autobus proveniente da Caorle-Portogruaro è stato trovato un sacchetto contenente 145 grammi di marjiuana. Mentre in quelli provenienti da San Donà di Piave e Favaro Veneto è stato rinvenuto un altro grammo dello stesso stupefacente e mezzo grammo di hashish. Lo stupefacente era stato abbandonato nel pullman dopo che i ragazzi erano stati fatti scendere.
L’OPERAZIONE
L’operazione, che rientra nella campagna “Scuole sicure” promossa dal Ministero, si è svolta ieri mattina, con inizio alle 7.30. Il servizio mirava alla prevenzione e al contrasto dello spaccio di sostanze stupefacenti e ha avuto, come nelle precedenti iniziative, anche allo stesso istituto alberghiero jesolano, la piena collaborazione della direzione scolastica, che ha disposto l’apertura di uno solo dei quattro varchi generalmente utilizzati per l’ingresso alla scuola per meglio favorire le operazioni di controllo. Una volta fatti scendere gli studenti dai pullman, gli agenti e i poliziotti sono saliti nei vari mezzi con il cane anti-droga. Ed è a questo punto che è stato trovato lo stupefacente. Per il momento si procede contro ignoti, anche se c’è la possibilità di verificare il sistema di video sorveglianza interna di cui molti dei bus sono dotati per individuare i colpevoli.
LA SCUOLA
«Il fatto che siano state trovate delle sostanze - è il commento del vice dirigente dell’Istituto, Renato Callino - sta nelle cose: il fatto che ci sia dello stupefacente purtroppo è un problema comune a molte scuole, e infatti i controlli vengono fatti sia come prevenzione, sia per frenare questo fenomeno. Tra l’altro, pur non avendo indicazioni specifiche a tale riguardo, non escludiamo l’eventualità di estendere questo tipo di controlli anche all’interno della scuola. Problemi particolari non ce ne sono, però è giusto tenere alta l’attenzione».
Tra l’altro è importante il lavoro di prevenzione svolto dal “Cornaro” e già prima dell’operazione “Scuole sicure”. Con l’Azienda sanitaria, ad esempio, è stato avviato un progetto per prevenire situazioni di disagio in genere, compreso quelle legate alle dipendenze. Con il Comune e la stessa Ulss 4 è stato fatto un accordo per avere due psicologi che lavorano sempre nell’ambito della prevenzione.
LA REGIONE

Intanto sull’operazione di ieri mattina è intervenuta l’assessore regionale alla scuola, Elena Donazzan. «Le forze dell’ordine fanno la loro parte, con impegno, ma ciò che viene a mancare è ormai la consapevolezza trai giovani che le droghe, tutte le droghe, fanno male. I ragazzi (e con loro gli adulti) – riflette l’assessore - sono coinvolti in un consumismo disinvolto che riconduce l’assunzione di sostanze a condizioni di normalità».

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Il Gazzettino