Licenziati lavoratori anziani malati "di fonderia": sciopero alla Draxton

Licenziati lavoratori anziani malati "di fonderia": sciopero alla Draxton
ROVIGO - Il freddo e il vento gelido di ieri mattina non hanno fermato il presidio organizzato da Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, davanti ai cancelli della Draxton, in via delle...

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ROVIGO - Il freddo e il vento gelido di ieri mattina non hanno fermato il presidio organizzato da Fim-Cisl, Fiom-Cgil, Uilm-Uil, davanti ai cancelli della Draxton, in via delle Industrie 10. Una quarantina gli operai che hanno sfidato la rigida temperatura, altri invece hanno preferito restare al coperto, facendosi comunque vedere in portineria, mentre il resto dei dipendenti ha dovuto restare dentro la fonderia, visto che non si possono lasciare i forni sprovvisti di personale addetto al controllo. Ma anche questi ultimi hanno comunque incrociato le braccia. Solo gli impiegati hanno lavorato. «È assurdo quello che la Draxton ha fatto, ossia attuare il prelicenziamento nei confronti di due persone, che tra l'altro hanno anche problemi di salute causati proprio dal faticoso lavoro in fonderia» spiega Mirco Bolognesi, segretario di Uilm.

 
«Uno di questi due lavoratori è stato preso in carico dalla Uil e avendo 63 anni, con un'invalidità del 42%, molto difficilmente è ricollocabile nel mondo del lavoro. Avendo da maturare altri cinque anni per la pensione come farà, visto che la disoccupazione copre solo i primi due anni? Tra l'altro queste due persone sono state sostituite da altre due, prese con un appalto esterno, rivolgendosi a una cooperativa. Per non parlare dei 40 dipendenti cosiddetti somministrati, i quali per convenienza dell'azienda non vengono assunti, quando invece almeno una metà di essi potrebbero esserlo».
AGITAZIONE A OLTRANZA
Quello dei sindacati, di concerto con le Rsu, è stata solo la prima manifestazione di sostegno e sensibilizzazione verso l'opinione pubblica, in attesa di farne altre se la situazione non migliorerà. «Con la proprietà, che a giorni dovrà nominare il nuovo direttore, non c'erano mai stati problemi finora - ammette Riccardo Bego, di Fiom-Cgil - Quello che lasciato tutti spiazzati sono state queste due lettere fredde, arrivate ai due interessati senza alcun preavviso. Contiamo di riuscire a trovare un accordo con Draxton, cercando di capire se si tratta di un problema economico contingente o se invece dipende da altro, anche per capire quelli che potrebbero essere gli scenari futuri e se ci sono altri lavoratori a rischio». Da ieri mattina dunque le bandiere delle tre sigle sindacali sventolano fuori dalla ex InfunFor, con i colori rosso e giallo, bianco e verde e bianco e azzurro, ben visibili anche da lontano.
MOBILITAZIONE

«Vogliamo far conoscere a tutti le idee di Draxton - conclude Enrico Rezzi di Fim-Cisl - Questi due lavoratori, da sempre lavoratori della fonderia rodigina, ancora prima che si chiamasse Infun For, per questioni di salute si erano visti cambiare mansione, ma poi all'improvviso il loro incarico è stato affidato a due nuovi lavoratori. Non capiamo davvero il modo di agire della proprietà, così come non capiamo perchè lasciare a casa due persone con una certa anzianità di servizio e per giunta affette da problemi di salute. Sono soddisfatto per l'adesione totale allo sciopero degli operai».
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Il Gazzettino