VICENZA La Cgil di Vicenza scrive (assieme alle altre camere del lavoro provinciali d'Italia) alla presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen contro la...
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«La discriminazione retributiva è una delle ragioni per cui nell'Ue le donne guadagnano in media il 16% in meno rispetto agli uomini - sostiene Marina Bergamin, responsabile delle politiche del lavoro della Cgil berica -. A livello nazionale la media è del 5,5% ma, a ben scandagliare, in alcuni settori e livelli (soprattutto quelli apicali) si arriva in Italia al 35% di differenza salariale».
«Questa direttiva dovrebbe incentivare in ogni paese comportamenti virtuosi e non discriminanti - prosegue la Bergamin -, ovvero porre fine a tutte le forme di segregazione salariale e quindi di differenze salariali di genere e combattere la sottovalutazione dei lavori svolti prevalentemente dalle donne. Anche in questo periodo di crisi da Coronavirus.
Purtroppo, stanti le tante problematiche di questi mesi, pare che la discussione possa slittare molto in avanti nel tempo». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino