Le retribuzioni discriminano le donne, la Cgil scrive alla presidente della Commissione europea

Lunedì 18 Maggio 2020
Gli dipendi delle donne sono più bassi di quelle degli uomini, appello della Cgil
VICENZA La Cgil di Vicenza scrive (assieme alle altre camere del lavoro provinciali d'Italia) alla presidente della Commissione europea Ursula Von Der Leyen contro la discriminazione retributiva  nei confronti delle donne. Il sindacato chiede a Bruxelles di incentivare maggior trasparenza a livello di salari ai paesi membri: in tal senso vi sarebbe una direttiva il cui testo viene proposto dalla Confederazione dei sindacati europei.

«La discriminazione retributiva è una delle ragioni per cui nell'Ue le donne guadagnano in media il 16% in meno rispetto agli uomini - sostiene Marina Bergamin, responsabile delle politiche del lavoro della Cgil berica -. A livello nazionale la media è del 5,5% ma, a ben scandagliare, in alcuni settori e livelli (soprattutto quelli apicali) si arriva in Italia al 35% di differenza salariale».
«Questa direttiva dovrebbe incentivare in ogni paese comportamenti virtuosi e non discriminanti - prosegue la Bergamin -, ovvero porre fine a tutte le forme di segregazione salariale e quindi di differenze salariali di genere e combattere la sottovalutazione dei lavori svolti prevalentemente dalle donne. Anche in questo periodo di crisi da Coronavirus.

Purtroppo, stanti le tante problematiche di questi mesi, pare che la discussione  possa slittare molto in avanti nel tempo». 
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