SELVAZZANO (PADOVA) - Addosso ancora la paura per il pugno al volto, e la consapevolezza che per un bel po' il timore di camminare sola per strada non la...
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Sangue e violenza all'Arcella: pestato dal branco con le spranghe tra i passanti
TRAMORTITA DAL COLPO
Giovedì sera la donna, che vive col marito Fabrizio Grassini, era uscita per la consueta passeggiatina con il bassotto Junior. Addosso gli abiti di casa, e in tasca solo il mazzo di chiavi per rientrare senza dover suonare. Il quartiere di via San Giuseppe nella frazione di Selvazzano è una zona residenziale molto tranquilla con piccoli palazzi e case singole. Sul marciapiede la donna è stata aggredita intorno alle 22.30. Un orario in cui è ancora possibile che qualcuno dei residenti si affacci al cancello, o rientri a casa. Ma nulla ha fermato il malvivente: il pugno sferrato alla donna l'ha tramortita, facendola cadere all'indietro. Lei del suo aggressore non ricorda nulla, forse era vestito di nero e pare abbia pronunciato la parola soldi. «Come sempre esco la sera per fare un giretto con il cane racconta la vittima -, e non mi era mai successo nulla. Solo l'hanno scorso ho avuto l'impressione che qualcuno mi seguisse e così ho tirato dritta e mi sono infilata nella pizzeria all'angolo, ma mai nulla di così grave. In quartiere sono diverse le donne e le ragazze che passeggiano la sera col cagnolino, e devono stare attente». Marito e moglie escludono la possibilità che l'individuo li conoscesse, sono propensi a pensare si sia trattato del gesto di un balordo in cerca di soldi. «A due passi da casa - racconta la donna - mi sono sentita afferrare alle spalle, istintivamente ho girato la testa per vedere chi fosse e ho sentito il pugno che mi ha colpita. Non ho più visto nulla e sono caduta all'indietro, l'unica parola che mi ricordo è soldi e penso che quell'uomo abbia rovistato nelle mie tasche, ma non c'era nulla».
Azione fulminea: per il malvivente solo il tempo di cercare qualcosa e darsi alla fuga. «Mi son ritrovata a terra, il cagnolino mi leccava il viso continua la vittima -, mi sono alzata e sono andata a casa». Quando il marito ha visto la moglie col volto insanguinato (probabile che nel pugno vi fosse anche qualcosa di contundente) è rimasto choccato, istintivamente l'ha caricata in auto ed è andato alla caserma dei carabinieri, però chiusa a quell'ora. Così ha avvisato il 112 e sul posto sono arrivate pattuglia e ambulanza. Ieri i carabinieri hanno effettuato un sopralluogo nella zona dell'aggressione. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino