Donna aggredita a Selvazzano: passeggiava tranquilla con il cane, tramortita dai pugni

Sabato 19 Settembre 2020 di Barbara Turetta
Donna aggredita a Selvazzano: passeggiava tranquilla con il cane, tramortita dai pugni
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SELVAZZANO (PADOVA) - Addosso ancora la paura per il pugno al volto, e la consapevolezza che per un bel po' il timore di camminare sola per strada non la abbandonerà. Ieri mattina Katalin Denes Grassini, 60 anni, casalinga, ha fatto ritorno nella sua abitazione di San Domenico dopo la notte trascorsa al pronto soccorso di Padova. Ci era giunta giovedì sera in ambulanza dopo essere stata aggredita in via San Giuseppe, a 50 metri dall'ingresso di casa, da uno sconosciuto. Forse un balordo in cerca di soldi. Dieci punti di sutura e 15 giorni di prognosi il risultato dell'aggressione, oltre allo choc e alla paura.

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TRAMORTITA DAL COLPO
Giovedì sera la donna, che vive col marito Fabrizio Grassini, era uscita per la consueta passeggiatina con il bassotto Junior. Addosso gli abiti di casa, e in tasca solo il mazzo di chiavi per rientrare senza dover suonare. Il quartiere di via San Giuseppe nella frazione di Selvazzano è una zona residenziale molto tranquilla con piccoli palazzi e case singole. Sul marciapiede la donna è stata aggredita intorno alle 22.30. Un orario in cui è ancora possibile che qualcuno dei residenti si affacci al cancello, o rientri a casa. Ma nulla ha fermato il malvivente: il pugno sferrato alla donna l'ha tramortita, facendola cadere all'indietro. Lei del suo aggressore non ricorda nulla, forse era vestito di nero e pare abbia pronunciato la parola soldi. «Come sempre esco la sera per fare un giretto con il cane racconta la vittima -, e non mi era mai successo nulla. Solo l'hanno scorso ho avuto l'impressione che qualcuno mi seguisse e così ho tirato dritta e mi sono infilata nella pizzeria all'angolo, ma mai nulla di così grave. In quartiere sono diverse le donne e le ragazze che passeggiano la sera col cagnolino, e devono stare attente». Marito e moglie escludono la possibilità che l'individuo li conoscesse, sono propensi a pensare si sia trattato del gesto di un balordo in cerca di soldi. «A due passi da casa - racconta la donna - mi sono sentita afferrare alle spalle, istintivamente ho girato la testa per vedere chi fosse e ho sentito il pugno che mi ha colpita. Non ho più visto nulla e sono caduta all'indietro, l'unica parola che mi ricordo è soldi e penso che quell'uomo abbia rovistato nelle mie tasche, ma non c'era nulla». 
 

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Azione fulminea: per il malvivente solo il tempo di cercare qualcosa e darsi alla fuga. «Mi son ritrovata a terra, il cagnolino mi leccava il viso continua la vittima -, mi sono alzata e sono andata a casa».
Quando il marito ha visto la moglie col volto insanguinato (probabile che nel pugno vi fosse anche qualcosa di contundente) è rimasto choccato, istintivamente l'ha caricata in auto ed è andato alla caserma dei carabinieri, però chiusa a quell'ora. Così ha avvisato il 112 e sul posto sono arrivate pattuglia e ambulanza. Ieri i carabinieri hanno effettuato un sopralluogo nella zona dell'aggressione. 

Ultimo aggiornamento: 12:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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