La popolazione medica femminile in Italia supera ormai il 40% con una maggiornaza (60%) fra gli "under 40". E le prestazioni del medico donna sono percepite sempre...
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I dati trovano conferma nella comparazione "Donne professioniste nella sanità" presentata oggi - vigilia dell'8 marzo - dai ricercatori dell'Osservatorio Professionale Donna, che raggruppa un centinaio di imprenditrici e professioniste che operano a Nordest. A parte l'Istituto Oncologico Veneto, le strutture sanitarie più "virtuose" nelle cosiddette quote rosa, sono a Padova (19%), Verona (17,3%), Chioggia e Mirano (16,7%). Sopra la media regionale anche Bassano (16%), Este (13,6%), Belluno (12,8%), Arzignano, Bussolengo e Pieve di Soligo (12,5%). Tra i capoluoghi il più basso risulta invece Vicenza (8.9%).
Per Lisa Zanardo, coordinatrice dell'Osservatorio: "Anche qui, la questione di genere più che un elemento etico è ormai un fatto di qualità: nella valutazione delle strutture sanitarie un'equa presenza di donne avrà sempre più peso nei parametri di valutazione del servizio e gli ospedali, soprattutto nella scelta dei vertici, ne dovranno tener conto".
Un'indicazione che trova conferma nel nuovo libro "Bendessere e Natura: la scienza per sentirsi bene" che Giada Caudullo, allieva di Vittorino Andreoli che ne ha curato la presentazione, ha illustrato in anteprima all'Osservatorio Professione Donna.
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Il Gazzettino