L'assessore Donazzan: «Foibe negate, Mattarella valuti di sciogliere l'Anpi»

Il monumento alla Foiba di Basovizza e l'assessore veneto Elena Donazzan
VENEZIA - «È ora di dire basta alla tolleranza dei "compagni che sbagliano". Chi nega le foibe, il dramma degli italiani di Istria Fiume e Dalmazia e la...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
VENEZIA - «È ora di dire basta alla tolleranza dei "compagni che sbagliano". Chi nega le foibe, il dramma degli italiani di Istria Fiume e Dalmazia e la pulizia etnica di cui furono vittime non può avere cittadinanza. Se l'Anpi pensa si cavarsela con un comunicato stampa, non ha capito la gravità della cosa». Così l'assessore veneto Elena Donazzan replica alle recenti dichiarazioni dei direttivi padovani e veneziani dell'Anpi con critiche al film "Red Land - Rosso Istria", giunte poco dopo il clamoroso post su Facebook dell'Anpi di Rovigo, in cui si affermava che le foibe sono «invenzione dei fascisti» e si definiva Basovizza «una fandonia». 


«Il dramma di questi nostri fratelli italiani è stato per anni taciuto consapevolmente, perché la cattiva coscienza di chi ha governato la nostra nazione con la complicità del partito Comunista, fece prevalere la ragion di Stato su verità e giustizia - continua Donazzan - ma che ancora oggi, dopo che finalmente tutto è conosciuto, ci siano negazionismi o riduzionisti in giro, ci deve far indignare. Credo che se l'Anpi si limiterà ad un altro misero comunicato stampa, le Istituzioni, a partire dal Presidente della Repubblica che ha il compito morale di difendere gli italiani e la memoria di Norma Cossetto Medaglia d'Oro al Valore Civile, debbano seriamente pensare di sciogliere l'Anpi». «La sua ragione d'essere, di autocelebrazione della Resistenza, oggi è diventata di mistificazione della verità storica e sfocia sempre più nell'odio e nella prevaricazione - continua ancora l'Assessore regionale, che conclude - non abbiamo bisogno di odio ma di verità e giustizia. Solo così potremo pensare a costruire una vera unità nazionale».
  Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino