LIGNANO - Non è un addio, ma ai “militanti” della movida lignanese la notizia farà comunque male: dopo 51 anni quest’estate non si ballerà...
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Un altro locale di riferimento per la vita notturna di Lignano è il Kursaal. E lì la decisione ha seguito una logica diversa. Il titolare, Riccardo Badolato, ha scelto infatti di attendere gli sviluppi della situazione sanitaria, perché non è escluso che un ulteriore miglioramento dei dati epidemiologici possa portare a delle linee guida applicabili anche alle discoteche. «Per questo - ha spiegato - non convertiremo la licenza. Siamo fiduciosi di poter ripartire con la nostra attività normale». Intanto però c’è una porzione del Kursaal che non dovrà attendere. Quando riapriranno gli stabilimenti balneari, infatti, ripartirà anche il servizio piscina e bar che si trova sulla terrazza del locale. Sarà aperta anche la spiaggia sulla quale si affaccia la terrazza stessa. Le norme da rispettare saranno quelle applicabili alle piscine, ai bar e agli stabilimenti balneari.
DISCOTECHE
Le discoteche, cioè un settore che anche in regione, oltre a “vendere” divertimento a migliaia di giovani, dà lavoro a numerosi addetti. Le sale giochi, da quelle dedicate ai giovani a quelle che si dedicano al mondo dell’azzardo legale. Ma anche le feste in casa, un settore non settore che non genera guadagni ma che fa parte della sfera sociale. Per finire (ma è solo un esempio) con il calcetto tra colleghi o tra amici. Sono alcune delle attività che rimarranno in una specie di lockdown anche dopo l’ondata di aperture che sarà sancita dalla prossima ordinanza del presidente Massimiliano Fedriga. Non c’è spazio per riaprire tutto. Non perché la Regione non voglia, bensì per la mancanza delle linee guida fondamentali per la disciplina delle attività elencate. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino