MESTRE - In 118 per l'M9 di Mestre. 118 aspiranti direttore del nuovo contenitore culturale che aprirà i battenti il prossimo primo dicembre. Se si considera che il...
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I 118 che si son presentati vengono un po' da tutta Italia e anche dal resto d'Europa, e tra gli ultimi curriculum inviati pare ci siano anche nomi molto famosi del settore museale. Più di questo non è trapelato dagli uffici di Praxi, la società cui la Fondazione di Venezia ha chiesto di selezionare i candidati.
I TEMPI
Ora sarà proprio Praxi che ora dovrà vagliare le 118 proposte e scegliere le migliori dieci che trasmetterà, poi, alla commissione formata da Alberto Ferlenga e Gianni Toniolo del Consiglio generale della Fondazione, Amerigo Restucci del Consiglio di amministrazione, Giovanni Dell'Olivo, direttore della Fondazione, Valerio Zingarelli, amministratore delegato di Polymnia, Gabriella Belli, direttrice della Fondazione Musei Civici di Venezia, e Giuseppe Barbieri, professore ordinario di Storia dell'arte moderna a Ca' Foscari: la commissione selezionerà, a sua volta, una rosa di 5 candidature all'interno della quale sarà individuata la terna da sottoporre al Cda della Fondazione di Venezia per la scelta definitiva, che avverrà entro il mese di luglio. Senza dimenticare che nel bando c'è scritto che la Fondazione si riserva la facoltà di prorogare, sospendere, modificare o revocare la procedura di selezione nel caso non si fossero presentati candidati giudicati all'altezza. Da Praxi, dunque, trapela che ci sono nomi molto importanti e di valore ma non è detto che il nuovo direttore sarà uno di questi. Bisogna aspettare luglio per saperlo.
«Il numero e l'elevata caratura dei profili candidati confermano l'interesse verso M9 e la scelta fatta dalla Fondazione di individuare attraverso il mercato, nazionale e internazionale, la migliore professionalità - commenta Giampietro Brunello, presidente della Fondazione di Venezia -. Siamo sicuri di riuscire a scegliere la figura più idonea a guidare un museo che intende diventare un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale per contenuti, innovazione e capacità di essere un modello di sviluppo della città e dell'intera area metropolitana». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino