"Mi sono perso" lo cercano per tutto il giorno, ma si teme lo scherzo

"Mi sono perso" lo cercano per tutto il giorno, ma si teme lo scherzo
Le ricerche sono iniziate ieri mattina alle 7 e alle 18 sono state sospese. Troppe incognite per continuare a cercare quel 23enne senza un’indicazione più precisa....

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Le ricerche sono iniziate ieri mattina alle 7 e alle 18 sono state sospese. Troppe incognite per continuare a cercare quel 23enne senza un’indicazione più precisa. Sullo sfondo anche il sospetto che qualcuno abbia scelto il giorno con il più elevato grado di allerta meteo per mettere in atto un cinico scherzo. Per un’intera giornata una ventina di persone, tra Soccorso alpino, Sagf, Carabinieri e Vigili del fuoco lo hanno cercato invano, con le pelli sugli sci e con le motoslitte. In condizioni meteo estremamente proibitive.

 
LA CHIAMATA
L’allarme scatta prima delle otto: il 112 passa al soccorso alpino la chiamata di un ventitreenne che dice di essersi perso in un bosco sotto la neve a Cortina. Durante la chiamata il ragazzo spiega di essere partito attorno alle 2 da una strada di Pierosà per seguire dei cinghiali e di aver camminato finché si è smarrito, ma non è in grado di dare il suo numero di telefono (che risultava non visibile) né elementi utili alla geolocalizzazione, se non citare il Lago di Tamarin. Caduta la linea, per gli operatori non è stato più possibile ricontattarlo e lui non ha più chiamato. Nonostante nella sua telefonata avesse chiarito di avere ancora batteria nel telefono. La macchina dell’emergenza si mette in moto: viene perlustrata l’area attorno al Rifugio Mietres e il Lago di Tamarin, senza alcun riscontro. I carabinieri raggiungono la zona dove lui ha spiegato di essere ospite, in località Pierosà. «Sono uscito alle due per seguire dei cinghiali e mi sono smarrito» ha spiegato. Indicazioni generiche e a tratti confuse. «In casi del genere non possiamo permetterci di sottovalutare alcuna segnalazione - ha spiegato Alex Barattin, delegato del soccorso Alpino di Belluno - è difficile capire se si tratti di uno scherzo, noi siamo a disposizione per ripartire qualora ci arrivi un’indicazione». 
RICERCHE SOSPESE

Al momento ciò che è certo è che nella via in cui il ragazzo ha spiegato di essere ospite nessuna lo conosce né è stato trovato qualcuno con un nome simile, insomma al momento, pur non sottovalutando alcuna ipotesi anche l’eventualità di uno scherzo non viene esclusa. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino