La guardia pediatrica al telefono: «Non ha nulla». Era bronchite

La guardia pediatrica al telefono: «Non ha nulla». Era bronchite
MONTEBELLUNA - Per la Guardia pediatrica di Montebelluna, che ha effettuato la visita «al telefono», la bimba di meno di tre anni non aveva nulla. Per quella di Giavera, che...

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MONTEBELLUNA - Per la Guardia pediatrica di Montebelluna, che ha effettuato la visita «al telefono», la bimba di meno di tre anni non aveva nulla. Per quella di Giavera, che l'ha visitata, si era invece presa una bella bronchite acuta e per questo le sono stati ordinati antibiotico e aereosol. Se i due consulti fossero stati richiesti a distanza di giorni, la discrepanza sarebbe plausibile. Non lo è, invece, alla luce del fatto che sono stati effettuati in tempi ravvicinatissimi, quasi in contemporanea. E, soprattutto, che uno dei due consulti è stato solo telefonico.


«Dato che la piccola aveva la tosse da lunedì -spiega la mamma- l'ho caricata in auto, per portarla alla Guardia pediatrica di Montebelluna. Prima della visita però, viene richiesta una telefonata e così ho chiamato. Ma sono stata invitata dal medico ad accostare e a fargli sentire, al telefono, la tosse della bimba. Ero in auto sulla Marosticana e c'era parecchio traffico; fra l'altro in quel momento è pure passato un camion. Come ha potuto sentire che tipo di tosse aveva mia figlia?». La diagnosi è stata d'altro canto rassicurante: semplice tracheite. E la mamma è stata "liquidata" con uno sciroppo.

«Io, però, non mi sentivo affatto tranquilla -spiega la donna- e ho deciso di fermarmi in farmacia, dove mi è stato consigliato di andare a fondo della cosa». Così la mamma prima ha chiamato Giavera e poi vi si è recata di persona, sempre alla Guardia medica. «Appena il professionista ha appoggiato lo stetoscopio - afferma - ha sentito che mia figlia era affetta da bronchite acuta e che doveva essere curata subito con antibiotico e aereosol».


E aggiunge: «Lunedì farò una segnalazione all'Usl. Mi preme rendere nota questa storia perché credo che qualche volta le mamme debbano fidarsi del loro istinto più che di un medico che non ha visitato il figlio. Proprio in settimana, una bimba è morta per complicazioni legate all'influenza e quindi non è il caso di scherzare su certi problemi». Il direttore generale dell'Usl 8, Bortolo Simoni, pur perplesso, prende tempo: «Se sarà fatta una segnalazione approfondiremo il caso ricorrendo all'esame dei registri. È chiaro che un paziente va visitato, ma non so che problemi specifici potesse avere la Guardia pediatrica. Fra tracheite e bronchite il confine è labile; più importante appare verificare che non ci siano problemi di broncopolmonite. E comunque mi conforta il fatto che la bambina abbia in ogni caso ricevuto assistenza all'interno della nostra Usl». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino