VITTORIO VENETO Gli organizzatori di “In piazza per la libertà”, vietata dal questore domenica scorsa, ci riprovano. L’appuntamento, annunciato da Devis Bonaldo con un post su Facebook, è per domenica, dalle 16, in piazza del Popolo. Stessa location, stesse intenzioni: manifestare contro le misure varate dal Governo per la gestione della pandemia. E ferma rimane la posizione del sindaco Antonio Miatto: «Replichiamo un po’ tutti: loro ci riprovano, io ribadisco il mio no».

I PRECEDENTI
Il primo appuntamento, il 18 aprile, aveva radunato a Conegliano centinaia di persone, la gran parte senza mascherina, poi sanzionate. Sanzionato anche Bonaldo che, per questo nuovo appuntamento a Vittorio Veneto, ha ceduto il testimone organizzativo al vittoriese Roberto Varaschin.

L’INTENZIONE
“In piazza per la libertà” dunque ci riprova dopo il no incassato anche dalla questura di Pordenone per la manifestazione prevista per domenica al parco Galvani. «Come avevo immaginato – spiega in un post Bonaldo - hanno utilizzato il precedente verificatosi a Vittorio Veneto, riprendendo nella notifica di diniego le motivazioni (del tutto illegittime) poste dalla questura di Treviso. Ormai la Costituzione non vale più niente, la democrazia è sospesa, diritti e libertà soppressi. L’Italia ormai può essere considerata uno Stato autoritario, dittatoriale, stile Cile di Pinochet».

IL BIS