VENEZIA - Nel settembre dello scorso anno, durante un viaggio su un autobus low-cost, una ragazza italiana ha subito il furto del proprio tablet e giunta da La Spezia a Venezia ne...
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Si è potuto risalire al soggetto attraverso l’acquisizione del traffico telefonico del codice imei. Infatti risulta che sul tablet della donna siano state inserite delle SIM tutte appartenenti all’autista: P.G. italiano di 55 anni, che interrogato sui fatti ha dato dell’accaduto una versione inverosimile.
L’uomo ha sostenuto di avere trovato casualmente il tablet tra i sedili del bus quando tutti i passeggeri erano ormai andati via e di averlo portato in sede per la riconsegna. A suo dire il responsabile lo avrebbe incaricato di occuparsi della riconsegna personalmente, considerato che conosceva le fattezze della donna. Sosteneva dunque di avere inserito le proprie SIM nel tablet al solo fine di rintracciare la legittima proprietaria. L’uso arbitrario e reiterato dell’oggetto, proseguito per quasi un anno hanno reso non credibile il racconto e gli sono costati una denuncia per furto.
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Il Gazzettino