Un maxi allevamento di galline tra le ville storiche del Delta del Po: «Fermatelo, è incompatibile con il turismo»

Villa Ca' Zen a Taglio di Po
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TAGLIO DI PO (RO) - Il progettato maxi-pollaio da circa 300mila capi che la società Erica, dopo aver ha chiesto le autorizzazioni di compatibilità ambientale, intende realizzare in via Alessandria a Taglio di Po, dove ha già un altro insediamento, preoccupa non solo le comunità locali ma anche altre realtà che si occupano dello sviluppo sociale, culturale e turistico del territorio. Tra queste realtà vi è l'associazione Ce.Ri.Do. (Centro di ricerca e documentazione del Delta). La presidentessa dell'associazione, Sandra Bedetti, mercoledì, in relazione al progetto ha inviato le proprie osservazioni, al presidente della Provincia, Enrico Ferrarese, per manifestare, con opportune motivazioni, la contrarietà propria e del sodalizio ad un nuovo capannone per l'allevamento di galline ed altre specie di polli.

L'APPELLO
«In riferimento al progetto di realizzazione di uno stabilimento per l'allevamento di 300.000 polli in via Alessandria nel Comune di Taglio di Po - scrive Bedetti - la nostra associazione Ce.Ri.Do. Aps, che da anni è impegnata nello studio e nella valorizzazione del territorio del Delta del Po veneto, esprime la propria preoccupazione. Via Alessandria si trova nelle vicinanze di Ca' Nani, sito inserito fra i beni culturali dalla Regione Veneto, e in prossimità di altre ville prestigiose, come Ca' Zen, Ca' Borini e Ca' Puli, sulle quali il Ce.Ri.Do. ha realizzato delle specifiche schede consultabili nel sito www.cadelta.it, che comprende la maggior parte delle case padronali realizzate dalle più importanti famiglie patrizie veneziane nel Delta del Po. Le ville insistenti in quest'area del comune di Taglio di Po rivestono un notevole importanza dal punto di vista storico, artistico e turistico. Lo stesso Comune, insieme a gruppi del territorio, dimostrando interesse esemplare, ha realizzato non solo una pregevole cartellonistica lungo l'argine del Po, ma ha anche organizzato escursioni e visite agli edifici in occasione della annuale ricorrenza del Taglio di Porto Viro».

«RICADUTE NEGATIVE»


«Chiediamo pertanto conclude la lettera - che la sua amministrazione valuti attentamente le ricadute sul territorio di questa nuova attività produttiva, che potrebbe non essere compatibile con i progetti di sviluppo turistico già da tempo avviati da enti pubblici e da privati che investono sostanze e competenze per promuovere la fruizione di questo particolare territorio che anche organi di stampa di risonanza mondiale, come Le Monde, hanno recentemente pubblicizzato».

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Il Gazzettino