CONEGLIANO - Si è chiusa un'epoca all'antica osteria Doppio Litro, uno dei luoghi di ritrovo più popolari della città, poco distante dalla Scuola...
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Come si può leggere nel libro del 2004 dell'indimenticabile cultore delle tradizioni locali Pino Zardetto "Uomini donne & vini. Osterie del mio paese e loro storie", sullo scaffale, insieme alle novità si trovavano, solo per ricordarne alcune, ancora vecchie bottiglie quali il Bianco Sarti, il Vov della Pezziol, l'Amaro Felsina della Ramazzotti, l'Alpino del dottor Postillo di Trento, il Kapriol del Cansiglio e il Génepy della Valle d'Aosta, due distillati di profumate erbe di montagna, anche se con una elevata gradazione alcolica. Fino agli anni Sessanta del secolo scorso il Doppio Litro era situato fra la strada che porta a Collalbrigo e la vecchia strada Trevigiana subito dopo il ponte sul torrente Ferrera. Offriva anche pensione agli studenti fuori sede della vicina Scuola Enologica. Vicino c'era una risorgiva del Ferrera con al centro un capitello dedicato alla Madonna, che ora non c'è più. Il Doppio Litro è stato spostato nella collocazione attuale a meno di duecento metri di distanza sulla sinistra in via Sante Cettolini.
L'AVVICENDAMENTODovrebbe comunque riaprire con una nuova gestione. Ma poco distante, in via Zamboni, ha purtroppo chiuso, forse definitivamente, perché dovrebbe avere una nuova destinazione commerciale, la vecchia osteria Al Pioppo, già osteria da Masòn, dal nome del proprietario Giacomo Masòn e di suo figlio Nino, che gestiva un annesso negozio di generi alimentari. Il locale è stato ristrutturato ed è comparso il cartello Vendesi negozio di 180 metri quadrati frazionali in due da 90 metri quadrati ciascuno. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino