OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
PORDENONE E UDINE - Non un’ordinanza, ma venti ordinanze, per dichiarare “guerra” al Dpcm e mettere definitivamente le Regioni sulle barricate e sfidare il governo sul terreno delle restrizioni. Un’alleanza trasversale tra territori “rossi”, “verdi”, “azzurri” e “gialli”, con un fondamentale supporto: quello che si cerca nel presidente dell’Emilia Romagna, il “dem” Bonaccini che rappresenta anche il vertice della Conferenza delle Regioni. L’idea parte dal Friuli Venezia Giulia, con il fondamentale supporto del Veneto: consiste nel partorire, Regione per Regione, delle ordinanze in grado di andare contro la lettera del Dpcm e di prolungare almeno gli orari di apertura di bar e ristoranti.
IL DETTAGLIO
Ieri (lunedì) Massimiliano Fedriga ha passato la giornata incollato al telefono.
ALTA TENSIONE
Domani mattina (mercoledì), in piazza Unità a Trieste, Fipe e Confcommercio porteranno la protesta di fronte alla Regione e alla Prefettura. È in programma la prima manifestazione ufficiale contro le restrizioni. In realtà la miccia è già stata accesa nel tardo pomeriggio di ieri. La stessa piazza Unità, infatti, si è riempita di almeno duemila persone e non sono mancati attimi di tensione con le forze dell’ordine. Presenti anche Fedriga e il sindaco Roberto Dipiazza. «Ho sempre rispettato le regole - ha detto il primo cittadino - ma stavolta no». «Queste scelte - ha ribadito Fedriga - sono inique e rischiano di farci perdere sia la battaglia economica che quella sanitaria». Venerdì, invece, è in programma una protesta anche in piazza Libertà a Udine. Ieri a Pordenone era stata messa in conto una manifestazione spontanea in piazza XX Settembre: dovevano parteciparvi baristi e ristoratori ma la Fipe ha preferito rinviare tutto a domani. Da Pordenone, verso Trieste, partirà un pullman.
Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino