«Stupro più odioso se commesso da profugo», bufera sulla Serracchiani

«Stupro più odioso se commesso da profugo», bufera sulla Serracchiani
TRIESTE - Sono passate 48 ore, ma la polemica non si placa sulle parole usate da Debora Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia, per commentare il tentato stupro da...

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TRIESTE - Sono passate 48 ore, ma la polemica non si placa sulle parole usate da Debora Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia, per commentare il tentato stupro da parte di un profugo iracheno contro una 17enne di Trieste.  "La violenza sessuale è un atto odioso e schifoso sempre - ha scritto la governatrice - ma risulta socialmente e moralmente ancor più inaccettabile quando è compiuto da chi chiede e ottiene accoglienza nel nostro Paese". Serracchiani poi ha aggiunto: "In casi come questi riesco a capire il senso di rigetto che si può provare verso individui che commettono crimini così sordidi. Sono convinta che l'obbligo dell'accoglienza umanitaria non possa essere disgiunto da un altrettanto obbligatorio senso di giustizia, da esercitare contro chi rompe un patto di accoglienza. Per quanto mi riguarda, gesti come questo devono prevedere l'espulsione dal nostro Paese, ovviamente dopo assolta la pena. Se c'è un problema di legislazione carente in merito bisogna rimediare".


Durissima la presa di posizione di Francesco Laforgia, presidente dei deputati di Articolo 1-Mdp. "Qui non si tratta, solamente, della deriva di un partito, ma dello scivolamento di un intero paese sul piano della civiltà, innanzitutto nell'uso delle parole. Spero che qualcuno fermi questo delirio", afferma l'ex esponente  Pd.
 

Ma critiche per il linguaggio della Serracchiani arrivano anche dallo stesso partito: "Siamo sconcertati da questa dichiarazione" scrivono alcuni consiglieri del Pd del Comune di Milano "I 'ma' e gli 'ancor più' non sono accettabili. E i 'socialmente' e 'moralmente' ugualmente ingiustificabili. È 'più' accettabile, più 'socialmente' e 'moralmente' accettabile quella di un compagno, di un amico, di un marito, un vicino di casa, un compaesano? La violenza su una donna, è sempre inaccettabile e non si pesa", affermano Paola Bocci, Natascia Tosoni, David  Gentili, Simonetta D'Amico, Sumaya Abdel Qader, Diana De Marchi, Elena Buscemi, Angelica Vasile, Angelo Turco. Ancora più duro lo scrittore  Roberto Saviano che twitta sarcastico: "Salvini saluta l'ingresso di Serracchiani nella Lega. Spero la candidi lui: se lo fa ancora il Pd, vuol dire che il Pd è diventato la Lega". 
 

Per cercare di ariginare la crescente onda di proteste, Serracchiani ha tentato di rettificare in parte il senso delle sue affermazioni con un nuovo twitt in cui spiega che "non esistono stupri di serie A o serie B. Sono tutti ugualmente atroci. In questo caso all'atrocità si aggiunge rottura patto di accoglienza". Una precisazione  che non ha comunque placato le polemiche.


SALVINI - «Serracchiani è la bella addormentata nel bosco... Peccato che lei e il suo partito siano complici di un'invasione senza precedenti e abbiano sulla coscienza ogni reato e violenza commessa da questa gentaglia»  scrive su Fb il segretario della Lega, Matteo Salvini. «A prescindere dalla razza, castrazione chimica e buonanotte, con buona pace di Saviani e Boldrine», conclude il leader del Carroccio. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino