JESOLO - Ladri in azione nella darsena della Jesolo Turismo, la società partecipata dal Comune. E' accaduto nella notte tra mercoledì e giovedì, quando...
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Secondo quanto ricostruito i ladri, da subito, hanno concentrato la loro attenzione nei confronti di tre imbarcazioni che erano state sistemate sul deposito esterno, ovvero sul prato, dove generalmente vengono coperte le barche che non vengono usate nei mesi invernali. In questo modo la banda è riuscita ad impossessarsi dei motori delle tre barche per un valore di circa 20mila euro. Non contenti hanno tentato, invano, di manomettere i motori anche di altre imbarcazioni. Ma in questo caso senza riuscirci, forse perché disturbati da qualcuno. O più semplicemente perché le operazioni si sono rivelate più complicate del previsto, convincendo di conseguenza i malviventi ad accontentarsi dei tre motori già rubati. In tutta fretta i ladri hanno abbandonato la darsena, facendo perdere le loro tracce nell'oscurità.
A scoprire quanto accaduto sono stati gli addetti di Jesolo Turismo. La stessa società ha immediatamente denunciato l'accaduto alle forze dell'ordine, mettendo anche a disposizione degli inquirenti le immagini registrate dal proprio sistema di videosorveglianza che potrebbe aver ripreso le varie fasi del raid. La stessa società ha già avviato le procedure previste in questi casi per risarcire i proprietari delle imbarcazioni e ha assicurato che saranno ulteriormente rafforzati i sistemi di sorveglianza. Non è la prima volta che all'interno della darsena comunale si verifica un furto di questo tipo, un caso analogo era avvenuto nel 2016. La Jesolo Turismo ha in gestione la darsena che si trova alla foce del Sile dal 2005 e nel corso dei vari anni ha eseguito diversi lavori per rendere operativa la struttura, che vanta ottanta posti barca, dotandola di nuovi ormeggi, di un pontile galleggiante, di box per il ricovero moto d'acqua, di un parcheggio auto e di nuovi servizi igienici. Non è nemmeno la prima volta che si registrano dei furti ai danni delle barche ormeggiate. Gli ultimi casi però avevano riguardano delle barche ormeggiate nei canali lagunari a Cavallino-Treporti.
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Il Gazzettino