VILLAFRANCA - L'Azienda ospedaliera padovana ha compiuto tutti gli accertamenti diagnostici dopo la tragedia nonostante avesse ricevuto la diffida del legale della famiglia....
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IL FILMATONel filmato lo staff della Chirurgia pediatrica ha registrato l'intero esame, durante il quale sono stati prelevati campioni di tessuto dai vari organi. Ora dovranno essere analizzati assieme alle cartelle cliniche da un pool di specialisti. È la consulenza tecnica che il pm Benedetto Roberti affiderà la vigilia di Natale. La famiglia della vittima affiancherà ai consulenti della pubblica accusa il medico legale Giovanni Ciraso. Si dovrà stabilire cosa abbia provocato la vasta emorragia costata la vita a Daniel, nonostante la trasfusione di 140 sacche di sangue. E accertare se la disgrazia fosse evitabile, magari attraverso il ricorso ad una Tac o ad altri esami diagnostici prima dell'intervento. Sembra che i sanitari non fossero a conoscenza delle condizioni delle due barre, una trasversale, l'altra obliqua, installate poco meno di due anni fa per facilitare l'allargamento dello sterno, di dimensioni ridotte fin dalla nascita. In pratica i medici della Chirurgia pediatrica non avrebbero avuto altra scelta che quella di procedere all'apertura del torace. È in quel frangente che si sarebbero accorti dell'aderenza, vicino ad una delle due barre, con una parte di polmone, della vena aortica e del pericardio. Proprio l'estrazione della sbarra avrebbe danneggiato questi organi provocando la violenta emorragia risultata fatale allo studente. I funerali di Daniele sono in programma domani pomeriggio alle 15 nella chiesa parrocchiale di Taggì di Sopra. Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino