BELLUNO - Maria è la custode dei cervi di San Tomaso. A tutti, senza distinzione, dà premurosamente da mangiare. Mentre a una di loro, in particolare, dona...
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LE ORIGINI
Questa è la storia di un legame che dura da quasi dieci anni. «La prima volta che vidi questa cerva - ricorda Maria De Col, 67 anni - ero vicino nei alla mia casa di Pecol di San Tomaso. Era inverno e lei, con ogni probabilità, raggiunse le abitazioni per cercare qualcosa da mangiare. Cominciai quindi a distribuire sul prato antistante gli avanzi organici della cucina come frutta, verdura e pane. A me non costava niente mentre per gli animali del bosco erano piccole preziose risorse in caso di neve e ghiaccio. Un’abitudine che ho mantenuto e che evidentemente ha fatto affezionare l’animale, a cui ho dato il nome di Piccino, alla nostra famiglia. Di certo, rispetto ad altri, questo è un esemplare più mite e docile. All’epoca aveva già due cuccioli». Da quel momento, pian piano, Piccino ha iniziato a venire in casa Sirena-De Col tutti i giorni. «E io tutti i giorni, da allora - sottolinea Maria - le ho fatto trovare un catino pieno di cose da mangiare». Nel tempo è cambiato anche il menu: sì perché se agli esordi erano solo scarti alimentari, ora la signora fa una spesa dedicata. «Ad esempio compro spesso - spiega - intere cassette di mele: ne vanno tutti ghiotti. E poi mi son fatta portare dall’Austria del mangime specifico per rinforzarli nei mesi più freddi. Ringrazio inoltre coloro che mi regalano avanzi vari: tutto è ben accetto. Anche perché Piccino & co si presentano due volte al giorno, tutti i giorni. E posso assicurare che non mangiano poco».
LA FAMIGLIA
Piccino, ormai, è di casa. «Appena conosciuta - racconta la Maria - per mesi non mi sono mai avvicinata a lei perché avevo paura di spaventarla. Ma poi è stata proprio lei, centimetro dopo centimetro, a venirmi più vicina. Finché un giorno ho osato: ho allungato la mano e l’ho accarezzata. Lei non si è mossa. Da quella sua reazione ho capito che aveva fiducia in me e che potevamo diventare veramente amiche. E infatti oggi, se non c’è nessuno che ci disturba, ci facciamo reciprocamente delle gran coccole. Ha imparato ad andare d’accordo anche con i miei parenti e pure con i nostri cani e gatti». In questi nove anni la famiglia di Piccino si è ingrandita. «Nel 2019 - spiega Maria - è nato il suo ultimo piccolo. In tutto ne ho contati 11. Capita spesso che venga a trovarci con figli e nipoti: lei è la più vecchia e funge un po’ da capobranco». E a proposito di nipoti, quelli della signora De Col impazziscono di gioia nel vedere Piccino: «Per Ettore e Sveva, di 5 anni e 1 anno e mezzo, lei fa parte di noi». Come del resto si è fatta voler bene da tutta Pecol: gli 8 residenti e i circa altrettanti proprietari di seconde case ormai sono abituati a vederla gironzolare per strade e prati del paese. «Affinché la distinguano anche i cacciatori e non le sparino - conclude Maria - le ho messo un collare color fucsia, ben visibile anche da lontano. Spero che le “doppiette” abbiamo pietà di lei e non le facciano del male. Ne farebbero anche a me». Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino