Pochi secondi. Solo pochissimi secondi e sotto quel pilone ci sarebbe finito lui. Andrea Perini, 44 anni, chioggiotto doc, professione autista di mezzi Actv da 17 anni, ieri...
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Signor Perini, cos'è successo?
«Era la mia ultima corsa e poi avrei finito il turno che avevo iniziato alle 5.40 e sarei tornato a casa. Ero salito a bordo del bus snodato della linea 2 alle 11.06 per dare il cambio ad un mio collega sul cavalcavia della Vempa. Ho perso qualche secondo in più per sistemare il sedile perché l'autista che mi ha preceduto era più alto di me. Una casualità, pochi secondi che, riflettendoci, possono aver salvato la vita a me e a qualche passeggero. Il vento era forte, ma è spesso così su quel tratto tra terraferma e laguna. Dopo aver superato il secondo autovelox, prima di affrontare la doppia curva che porta al semaforo prima della discesa per piazzale Roma, ho iniziato a vedere oscillare il pilone e i cartelloni segnaletici che erano davanti a me di circa trecento metri. D'istinto ho alzato un po' il piede dall'acceleratore e mi sono tenuto a distanza di sicurezza dall'auto che avevo davanti, una Toyota Yaris»...
Il Gazzettino