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TRIESTE - La Corte d'Appello ha ribaltato la sentenza di primo grado e assolto per non aver commesso il fatto Loris Tramontin, legale rappresentante di Azalea promotion, accusato di disastro colposo, omicidio colposo e lesioni colpose plurime nel processo per il crollo del palco avvenuto la mattina del 12 dicembre 2011 al PalaTrieste, prima di un concerto di Jovanotti, in cui aveva perso la vita Francesco Pinna, 19 anni, addetto al montaggio. L'iter giudiziario era iniziato nel 2014. Con la sentenza di primo grado, risalente a maggio 2019, si sosteneva che Tramontin non avesse indicato un «coordinatore della sicurezza», una figura idonea anche a verificare le problematiche strutturali del palco. L'imputato era quindi stato condannato un anno, 10 mesi e 15 giorni con pena sospesa.
Invece «per la prima volta la Corte d'appello ha accolto in toto l'appello dell'imputato e di Azalea in qualità di responsabile civile», spiega l'avvocato Caterina Belletti, che ha difeso la società friulana.
Il Gazzettino