LENDINARA - Travolta da un'auto mentre attraversa la tangenziale. Così Cristina Squaiella, 56 anni, è morta ieri ai piedi del cavalcavia. La tragedia...
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L'INCIDENTE
Sul posto oltre alle ambulanze del Suem i Carabinieri, che hanno condotto gli accertamenti e gestito il traffico sulla bretella. Subito la notizia si è diffusa. Grande il cordoglio, anche sui social e le espressioni di vicinanza per la sua famiglia. Le circostanze dell'incidente sono, ovviamente, tutte da verificare. Certamente saranno oggetto di accertamenti la velocità del veicolo e le condizioni di visibilità della bicicletta poco dopo il tramonto. Quel che è certo è che il punto è oggettivamente molto pericoloso e che il tragico episodio pare destinato a riaccendere l'attenzione sulla questione dell'attraversamento del percorso ciclabile Adige-Po collocato proprio ai piedi del cavalcavia.
Sulla tangenziale il limite è dei 70 chilometri orari e sull'altro capo del cavalcavia un segnale avvisa i conducenti provenienti dalla Transpolesana della presenza di un semaforo lampeggiante, ai piedi del cavalcavia. L'attraversamento è però ad alto rischio per i ciclisti e i pedoni che percorrono la ciclabile nel tratto che porta in direzione Villanova del Ghebbo. Una questione che è già sul tavolo dell'assessore alla Sicurezza e alla Polizia locale Lorenzo Valentini che, presente sul posto della tragedia, ha aiutato a rallentare i veicoli durante i sopralluoghi. «Il nostro pensiero e cordoglio vanno alla famiglia così duramente colpita dice Valentini Non conosciamo la dinamica né le cause dell'incidente, è però innegabile che in questo punto molti veicoli, anche mezzi pesanti, tengono velocità troppo alte ed è necessario porre un freno. Proprio oggi (ieri per chi legge, ndr) ho proposto alla Giunta un'attività di controllo con telelaser da parte della Polizia locale in quel tratto per fare prevenzione, dato che pochi rispettano le regole».
Ilaria Bellucco Leggi l'articolo completo su
Il Gazzettino