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POZZONOVO (PADOVA) - La corona d’alloro, con le bacche rosse, sopra la bara. Il pianto sommesso degli amici e una lunga, mesta processione di ragazzi a toccare il feretro, per salutare un’ultima volta il loro amico. Sono queste le diapositive più toccanti delle esequie di Cristian Disarò, il 24enne residente a Villa Estense morto in un tragico incidente all’alba di domenica. La messa è stata celebrata a Pozzonovo, paese originario della famiglia. Il ragazzo aveva già depositato la tesi e oggi, a Ferrara, sarebbe stato proclamato dottore in Biologia. Quella corona avrebbe cinto il suo collo, tra gli applausi commossi di mamma Silvia, del fratello Filippo e della fidanzata Giulia. Un momento che avrebbe segnato la fine di una fase e lo schiudersi di nuovi orizzonti, costellati da successi professionali e una vita ricca di soddisfazioni. Ma i sogni di Cristian si sono infranti per sempre in un istante, alle quattro del mattino di domenica.
L'ultimo saluto a Cristian
Il 24enne stava rincasando da una lunga serata in un locale di Padova, quando a Sant’Elena - all’altezza di via Gasparolo - la sua Renault Clio ha improvvisamente sbandato e ha impattato violentemente contro un tombino di cemento. Per il giovane non c’è stato nulla da fare: è morto sul colpo. E adesso amici e famigliari faticano ad accettare una tragedia inspiegabile: appena un’ora prima dello schianto aveva pubblicato storie su Instagram, cantando con un amico e ballando al ritmo della musica trap. La cerimonia è stata segnata da un’atmosfera cupa, resa ancora più triste da una pioggia leggera e costante. La chiesa di Pozzonovo si era riempita già un quarto d’ora prima dell’arrivo del feretro e tanti ragazzi avevano occupato la parte posteriore. C’erano amici di Cristian provenienti da tutta la Bassa e, in particolare, da Granze, dov’era cresciuto; i ragazzi della sua compagnia, gli ex compagni di scuola e, tra i più giovani, gli amici del fratello minore Filippo. Al completo, con la giacca della squadra, il Futsal Sme di Solesino dove milita mamma Silvia.
Il Gazzettino