Crisi idrica, attenzione al consumo di acqua e chiudere i pozzi artesiani a getto continuo

Crisi idrica, attenzione al consumo e chiudere i pozzi artesiani a getto continuo
VICENZA - Adottare buone pratiche nel consumo dell’acqua e, in particolare, aprire i pozzi artesiani a getto continuo a uso domestico solamente nel momento di effettivo...

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VICENZA - Adottare buone pratiche nel consumo dell’acqua e, in particolare, aprire i pozzi artesiani a getto continuo a uso domestico solamente nel momento di effettivo utilizzo. È l'invito che il Comune di Vicenza rivolge ai cittadini, a seguito della pubblicazione dell’ordinanza della Regione  che dichiara lo stato di crisi idrica su tutto il territorio disponendo un uso calmierato dell’acqua in agricoltura e nei giardini privati.

«Per abitudini consolidate e convinzioni errate - spiega l’assessore all’ambiente Simona Siotto -in alcuni casi si tengono aperti i pozzi artesiani a getto continuo ad uso domestico, anziché limitare l'erogazione ai periodi di uso effettivo. Una pratica vietata anche prima della dichiarazione dello stato di crisi idrica. In zone particolarmente ricche d’acqua, come Maddalene, Polegge e Ospedaletto, dove sono numerosi i pozzi presenti, la mancata razionalizzazione del consumo ha conseguenze dirette sulla falda, che viene impoverita creando un danno per l’intera collettività. Invito quindi i possessori dei pozzi e tutti i cittadini ad adottare dei comportamenti virtuosi per il risparmio dell’acqua».

I pozzi artesiani a Vicenza ad uso domestico, autorizzati dal Genio Civile, sono più di un migliaio. Come indicato dalle norme tecniche di attuazione del Piano di tutela delle acque regionale, approvato nel 2009, in tutti i pozzi artesiani devono essere installati dispositivi di regolazione e chiusura del flusso. Le fontane ornamentali a getto continuo sono vietate e devono essere chiuse secondo le modalità stabilite dal Genio Civile. Sono quindi escluse da questa disposizione le fontane in cui sia installato un sistema di ricircolo dell'acqua.

La raccomandazione a limitare l’uso dell’acqua nei giardini e parchi è contenuta anche nell’ordinanza regionale sullo stato di crisi, che richiama alla “gestione parsimoniosa della risorsa idrica sia superficiale che sotterranea” per “tutte le utenze irrigue autonome”, invitando “gli utilizzatori di acqua e, in particolare, gli operatori del settore agricoltura e coloro che irrigano giardini e parchi, ad utilizzare la risorsa acqua in modo estremamente parsimonioso, sostenibile ed efficace, limitandone il consumo al minimo indispensabile”.

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Il Gazzettino