VENEZIA - È accusato di essersi appropriato, nel corso di tre anni, dell'ingente ammontare di circa 100 mila euro, sottraendo all'hotel per il quale lavorava alcune...
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SCONTRINO GALEOTTO. La vicenda prese il via dalla segnalazione di un cameriere, il quale informò l'allora dell'albergo di un'anomalia relativa allo scontrino di una colazione, per un ammontare di circa 5 euro. Gottardo, assunto con il ruolo di vice maitre, fu convocato dal direttore nel suo ufficio, alla presenza di uno dei titolari dell'hotel, Franco Rado, e gli fu contestato l'accaduto. Le versioni su quell'incontro divergono: nel corso della sua deposizione resa in Tribunale, l'allora direttore del Savoia e Jolanda, Leonardo Ometto, ha dichiarato che Gottardo confessò piangendo di essersi intascato i soldi di quella colazione, ammettendo anche ulteriori episodi avvenuti in precedenza, senza però indicare né quando, né di che ammontare. L'importo complessivo di 100 mila euro è stato calcolato dall'amministrazione dell'hotel a seguito di una verifica contabile.
LA DIFESA. Secondo il difensore dell'imputato, l'avvocato Gabriele Annì, non vi è agli atti alcuna prova dei lamentati ammanchi, tantomeno della responsabilità del suo assistito che, alle accuse dei vertici del Savoia e Jolanda, avrebbe risposto semplicemente ammettendo un errore in occasione del contestato scontrino da 5 euro. Il processo proseguirà nel febbraio del prossimo anno con l'audizione di Franco Rado e di altri testimoni.
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Il Gazzettino