Covid, anziana di Papozze è la 335. vittima dall'inizio dell'anno: quasi un morto al giorno

Covid, anziana di Papozze è la 335. vittima dall'inizio dell'anno: quasi un morto al giorno
ROVIGO - Il Covid-19 semina un nuovo lutto, mentre il contagio non accenna a rallentare, con altre 130 nuove positività e le partite dilettantistiche che iniziano...

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ROVIGO - Il Covid-19 semina un nuovo lutto, mentre il contagio non accenna a rallentare, con altre 130 nuove positività e le partite dilettantistiche che iniziano a saltare causa positività. A spegnarsi a causa del virus è stata una 89enne di Papozze che non aveva ricevuto il vaccino, la 572esima vittima polesana dall’inizio dell’epidemia, la 335esima di questo 2021, praticamente con una media di un decesso al giorno, e la dodicesima del mese in corso. Però dopo giorni di crescita continua, che nei primi 18 giorni di dicembre hanno portato i posti letto da 35 a 83, ieri si è registrata la prima, seppur leggera flessione nel numero dei ricoverati. Che va oltre la dolorosa dipartita dell’anziana paziente che si trovava in Area medica e semintensiva pneumologica al San Luca, perché il numero totale dei ricoverati è sceso da 83 a 80, anche se risalgono da 5 a 6 i posti letto occupati in Terapia intensiva. Sono invece 42 i pazienti in Area medica e semintensiva, 22 quelli nell’ospedale di comunità Covid del San Luca, 8 quelli in Malattie infettive all’ospedale di Rovigo, dove rimangono ancora ricoverate nell’area di isolamento due pazienti di Ostetricia e Ginecologia.



PRESSING SUGLI OSPEDALI

La situazione dal punto di vista dei ricoveri resta pesante e va considerato anche che agli ospedali polesani è stato chiesto anche di dare manforte all’Ulss Euganea che ha chiesto soccorso per quanto riguarda i pazienti “non Covid” di Schiavonia, tornato integralmente Covid hospital, vista la pesante situazione di là dall’Adige. Un quadro reso ancor più cupo dal susseguirsi dei nuovi contagi, che vede proprio il Veneto fra le regioni più colpite da questa nuova quarta ondata epidemica, con una media di 535 nuove positività settimanali ogni 100mila abitanti, non a caso entrata in “zona gialla”. E se Treviso con 680 ha il dato peggiore a livello nazionale, anche Rovigo rientra fra le province che superano i 300 casi settimanali ogni 100mila abitanti: 332. Dei 130 casi di ieri, l’incessante opera di prevenzione del Sisp ne aveva già tracciati oltre la metà, visto che 78 delle nuove positività sono emerse in persone che erano in isolamento preventivo. Purtroppo iniziano a essere sempre di più i casi che spuntano fuori dal “cordone di sicurezza” del contact tracing, a conferma di come il virus stia correndo sempre più. E scende anche in campo: ieri causa Covid sono saltate le partite Villanovese-Frassinelle e Bellombra-Papozze, per i casi emersi nei gruppi squadra del Papozze e del Frassinelle. Fortunatamente va evidenziato che anche le guarigioni ieri hanno toccato una buona cifra, ben 111. Sono quindi salite a 1.609 le persone attualmente positive in provincia, mentre sono 3.214 quelle che si trovano in isolamento domiciliare con sorveglianza attiva. Resta al momento circoscritto il contagio nelle Rsa, visto che sono stabili a 12 le positività, 3 fra operatori al Csa di Adria, alla Casa Albergo di Lendinara e alla casa di riposo di Papozze, e 9 fra ospiti, due alla Residenza Sant’Anna di Villadose e 7 alla casa di riposo di Rosolina.

Questo offre un riscontro all’efficacia del vaccino, che pure nell’argine al contagio arrembante sta mostrando le proprie lacune. È per questo che si continua senza soste nella somministrazione delle dosi booster, arrivate sabato a quota 64.435, pari al 57,3 della platea potenziale. E vanno avanti anche le somministrazioni pediatriche, con le prenotazioni che a fronte delle somministrazioni già effettuate, che sabato hanno fatto arrivare la copertura al 2,6% nella fascia di età 5-11 anni, sono arrivate a 1.451.
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Il Gazzettino