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MOGLIANO VENETO - «Lo sport deve ripartire, e lo deve fare in sicurezza». Non ha dubbi il presidente della Fc Union Pro 1928 di Mogliano che, grazie al Comune, ha messo a disposizione lo stadio di via Ferretto per organizzare un Open Day dedicato alle vaccinazioni dei giovani atleti iscritti alle associazioni sportive di Mogliano e Preganziol. Ma non solo: l’invito è esteso anche ai loro genitori e ai familiari qualora avessero avuto finora ancora qualche remora nell’aderire alla campagna vaccinale. «Abbiamo deciso di dare questa possibilità alle famiglie - spiega Enrico Lorenzoni, presidente dell’Fc Union Pro - perchè siamo convinti che sia indispensabile vaccinarsi e sottoporsi ai tamponi per permettere ai nostri ragazzi di tornare a fare sport in sicurezza. Li abbiamo visti, i nostri figli, durante il lockdown, quando erano costretti in casa tutto il giorno davanti a pc, televisioni e tablet. Dobbiamo evitare in qualsiasi modo nuove chiusure, e magari, vaccinarsi assieme, coi propri compagni di calcio, rugby o basket, può renderli più tranquilli e fiduciosi in quello che ad oggi è l’unico strumento per combattere la pandemia».
LE ADESIONI
La società sta raccogliendo le adesioni in vista dell’Open Day che, se sarà raggiunto un numero “congruo” (almeno 300 persone), verrà organizzato il prossimo 28 agosto allo stadio comunale.
LA CAMPAGNA
Intanto continua la campagna vaccinale che ha superato la quota di 1 milioni di dosi somministrate. Sono per la precisione 1.001.078. Nonostante questo anche oggi si registrano 155 nuovi contagi (si tratta per al quasi totalità di persone non immunizzate), mentre i ricoveri rimangono stabili. «Per fortuna non sono emersi nuovi focolai - fa il punto il direttore sanitario dell’Usl Stefano Formentini -. La situazione sembra essere stabile da quasi una settimana». È insomma rientrato il picco di contagi seguito alla feste in piazza dopo la vittoria della Nazionale di calcio agli Europei, anche se alcune positività di rientro sono state registrate anche al centro tamponi dell’aeroporto Canova. «Ma non è stato necessario attivare i posti ai Covid Hotel (il Guicciardini e la casa di riposo di Motta)» precisa il direttore sanitario. Si attendono piuttosto le mosse dei sanitari cui è stata recapitata la lettere di sospensione perchè non vaccinati. Hanno dieci giorni di tempo per prenotarlo, e a quanto pare alcuni di loro starebbero facendo dietrofront, anche per la necessità di procurarsi il Green pass.
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Il Gazzettino